L’autunno ha sempre più i toni di Halloween per Johanna Konta. Sconfitta negli ultimi 5 incontri, l’ultimo e più monosenso dei quali al primo turno di Pechino contro Monica Niculescu, la australo-britannica ha ora annunciato il ritiro dallo Hong Kong Open (9-15 ottobre). La causa sarebbe un infortunio al piede, di cui ha già sofferto nelle fasi iniziali della stagione. La decisione di non prendere parte al WTA International asiatico, che avrebbe potuto fruttarle 280 utilissimi punti, è stata presentata come precauzionale e la numero 1 del Regno Unito è ancora presente nell’entry list di Mosca, in programma la settimana successiva.
Ottava per punti conquistati nel 2017, a Konta sarebbero bastati un paio di buoni tornei post-Wimbledon per trovarsi oggi in una posizione di ben maggiore tranquillità in vista delle WTA Finals. Allo Slam di casa, invece, è seguito il buio: due sole partite vinte, entrambe a Cincinnati, e poi soltanto eliminazioni al primo turno, tra cui quella clamorosa agli US Open. Così adesso la ventiseienne nata a Sydney deve sperare, oltre che di rimettersi in sesto, anche che nessuna collega le giochi lo stesso scherzo di Svetlana Kuznetsova lo scorso autunno. Con un colpo di coda – e di scena – clamoroso, la russa acciuffò i punti necessari per superarla nella Race mentre lei già si trovava a Singapore con le altre 7 a posare per le foto di rito, relegandola all’Elite Trophy di Zhuhai, il “master B”. La beffa suscitò anche qualche perplessità sul calendario del tour femminile, che a differenza di quello maschile non ha una settimana cuscinetto tra l’ultimo torneo “standard” e le Finals.
Per fortuna di Konta, numerose teste delle aspiranti Sveta sono cadute nei primi giorni del Premier Mandatory di Pechino. Tra coloro che erano ancora in lizza per un posto tra le top-8 sono ancora in gara alle sue spalle soltanto in tre: Caroline Garcia, Elena Vesnina e Ashleigh Barty (addirittura numero 18 nella Race). La francese e l’australiana stanno vivendo un momento di estrema forma, tanto da essersi contese in finale il Premier 5 di Wuhan, ma distano ancora rispettivamente quasi 1000 punti e oltre 1500 punti da Konta, con 1750 disponibili. Serve loro un miracolo, insomma. La speranza di Jo è che non ne capiti uno all’anno…
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Nel frattempo, a gioire di tutti questi giochi matematici è Jelena Ostapenko. La ventenne lettone, campionessa a sorpresissima del Roland Garros, è la seconda “slammer” ad aggiudicarsi matematicamente un posto per le WTA Finals (dopo Garbiñe Muguruza), grazie anche al successo a Seoul e alla vittoria all’esordio a Pechino. I punti che Konta potrebbe guadagnare in questo finale di stagione sono infatti scesi ad appena 470, non abbastanza per andarle sopra. Soltanto una tra Garcia e Vesnina potrebbe scavalcarla, con i risultati già specificati, ma nel peggiore dei casi Ostapenko si ritroverebbe ottava al concludersi della Race. Le partecipanti certe a Singapore sono quindi già sette, due delle quali da esordienti: Muguruza, Halep, Karolina Pliskova, Svitolina, Wozniacki, Venus Williams e appunto Ostapenko. In bilico, come lo scorso anno, è rimasta soltanto Konta.