La notizia, per la verità piuttosto clamorosa, era stata divulgata in mattinata dalla testata francese RMC Sport: “Marion Bartoli sta per tornare alle competizioni. Ha intensificato gli allenamenti e ottenuto la collaborazione della Federazione. Dovrà affrontare due test fisici propedeutici alla ripresa dell’attività agonistica entro la fine della settimana, poi sarà solo questione di tempo“. Bartoli, ritiratasi da oltre quattro anni e recentemente uscita dal tunnel di un virus che ne aveva messo a repentaglio l’esistenza, era stata segnalata questa mattina di buonora a Porte d’Auteuil, dove ha sede il centro d’allenamento nazionale, e la conferma della ripresa dei rapporti tra la FFT e la campionessa di Wimbledon 2013 era stata data dagli stessi dirigenti del centro. Secondo quanto avrebbe dichiarato la fonte federale, il Centre Nationale d’Entrainement avrebbe messo a disposizione di Marion le proprie strutture, un preparatore fisico e la possibilità di avvalersi della consulenza del dottor Montalvant, in modo da facilitarne il completo recupero atletico in vista di un imminente ritorno all’attività agonistica.
La testata si era addirittura spinta fino a ipotizzare il torneo buono, quello che avrebbe visto Bartoli tornare a competere in un match ufficiale circa cinquanta mesi dopo l’ultimo, perso al primo turno di Cincinnati contro Simona Halep. L’Australian Open era stato valutato “troppo imminente”, mentre Indian Wells aveva raccolto i favori del pronostico. Ad avvicinare ulteriormente l’ipotesi ai crismi dell’ufficialità era stata persino allegata la notizia di una Bartoli pronta a sostenere in settimana due visite mediche preliminari: la prima per ottenere la classica idoneità; la seconda, specifica, per certificare lo stato della malconcia spalla. Superati i test, sarebbe arrivato il momento della conferenza stampa della giocatrice, ma il processo ha subito una brusca frenata, probabilmente definitiva, solo poche ore dopo.
Raggiunta telefonicamente da Eurosport France, Bartoli ha fatto crollare il castello di carta, negando recisamente le supposizioni fatte e facendo capire senza troppi giri di parole che la sua vita da professionista della racchetta rappresenta un capitolo chiuso. “Non capisco perché in molti stiano insistendo su questo punto – ha dichiarato la ex numero 7 delle classifiche mondiali – ma la risposta è no, non tornerò alle gare“. La trentatreenne nata a Le Puy-en-Velay ha poi voluto fare chiarezza circa la visita presso il centro federale: “Mi sono consultata con un medico messo a disposizione dalla Federazione. Sto viaggiando molto di questi tempi e voglio avere la certezza che il mio stato di salute sia buono dopo quello che ho passato, e di non correre rischi quando prendo un aereo e mi muovo da uno Stato all’altro. Sono stata a Parigi per la Settimana della Moda e ho colto l’occasione per vedere i medici e sottopormi ad alcuni esami prima di riprendere i miei progetti – Bartoli si è scoperta apprezzata commentatrice per Eurosport e disegna linee di abiti per conto di Fila – con calma e serenità“.
Le possibilità di rivedere in campo Marion sono, se non nulle, molto molto basse. “Non avrei davvero il tempo adesso. Sono felice di occuparmi dei miei nuovi progetti e voglio solo essere certa, per quanto possibile, di non ammalarmi più. Tutto qui. Quando mi avvicino a un campo da tennis o a una struttura d’allenamento tutti iniziano ad architettare le congetture più strane, ma non c’è niente di vero“. Perché tutto ciò che resta della sua vita professionale precedente, almeno per il momento, si riscontra in alcune tracce di comprensibile e orgogliosa nostalgia. “Quando commento i grandi eventi per Eurosport sento un brivido, mano a mano che ci si avvicina ai momenti decisivi. Resto una persona molto competitiva e non posso negare che certe atmosfere mi manchino. Sono felice di aver vinto un torneo del Grande Slam e di aver scritto un grande capitolo della mia storia, ma ora sono pronta a inaugurarne un altro“.