Finisce la stagione, si tirano le somme e coach, preparatori e faccendieri vari iniziano a preoccuparsi. L’autunno spesso miete vittime e stavolta a saltare, quasi contemporaneamente, sono le panchine di Gilles Simon e Daria Kasatkina. Reduce dalla peggior annata della carriera, il tennista nizzardo ha deciso di separarsi dopo lunga collaborazione da Jan De Witt e dall’intero staff, fino a oggi composto dal mental coach Ronan Lafaix e dal preparatore fisico Milos Jelisavcic. “Sono professionisti di livello assoluto, tra di noi non ci sono problemi e rimarremo in ottimi rapporti, ma in questo momento devo vedermela con me stesso e risolvere un paio di questioni in sospeso“. Simon, che nel 2017 “vanta” un preoccupante record fatto di dodici vittorie e ventidue sconfitte con diciannove, dicasi diciannove, eliminazioni al primo turno, ha tenuto a specificare che dietro alle sue pessime prestazioni non si cela alcun problema fisico: “Sto bene, non sono infortunato, ma nell’ultimo periodo non mi sono affatto sentito a mio agio in campo“. È probabile che Gillou si prenda un pezzo d’inverno per decidere le future mosse, e opti per chiudere la stagione viaggiando in solitudine.
Percorso finito anche per Vladimir Platenik, coach slovacco di Daria Kasatkina, che gli ha dato il benservito dopo una riflessione durata alcuni mesi. “Non è stata una scelta improvvisa, ma un’idea che piano piano si è fatta strada” – ha dichiarato a WTA Insider la ventenne russa. “Abbiamo lavorato insieme per tre anni ed è stato un periodo soddisfacente, ma da qualche tempo non riesco a vedere progressi nel mio gioco, dunque abbiamo deciso di comune accordo di interrompere il nostro rapporto professionale“. La numero 34 delle classifiche mondiali ha già scelto il nome dell’allenatore che l’accompagnerà sin dal prossimo torneo di Mosca: si tratta del belga Philippe Dehaes, che aveva già collaborato con una Kasatkina all’epoca diciassettenne. “Odio perdere tempo e ho subito sondato la possibilità di lavorare con Philippe. Lui è già stato al mio fianco quando ero una ragazzina e siamo stati costretti a interrompere il rapporto per problemi logistici, ma avrei voluto continuare con lui. Ora a me piacerebbe che la mia base rimanesse in Slovacchia, mentre lui vive in Belgio. Troveremo una soluzione“.