All’inizio di quest’anno, sulla scia di quanto fatto nel 2016, Angelique Kerber ricopriva la prima posizione della classifica WTA ma una campagna australiana disastrosa (4 vittorie e 3 sconfitte), coadiuvata dal successo Slam a Melbourne di Serena, le è costata il posto proprio in favore di quest’ultima. Il 30 gennaio 2017 dunque la più giovane delle sorelle Williams è diventata numero 1 del mondo per la settima volta in carriera conservando la posizione fino a marzo. I sorpassi e contro-sorpassi tra la tedesca e la statunitense si sono protratti per alcuni mesi, fino a quando Williams non ha annunciato al mondo la sua gravidanza e si è tirata fuori dal mondo del tennis agonistico almeno fino a fine anno. Un evento del genere ha permesso alla tedesca di passare svariate settimane in tranquillità, tra maggio e luglio, ma i risultati comunque hanno continuato a non arrivare e in molte hanno cercato di sfruttare questo momento di transizione per raggiungere traguardi mai ottenuti prima.
Come ad esempio Karolina Pliskova, divenuta numero 1 del mondo il 17 luglio 2017 e rimasta in testa alla classifica fino al 10 settembre. Durante queste 8 settimane, la prima numero 1 ceca della storia ha giocato 12 incontri, vincendone 9 e perdendone 3, e il suo ultimo torneo da numero 1 del mondo è stato lo US Open, dove fece l’exploit lo scorso anno giungendo in finale, mentre in questo 2017 si è fermata ai quarti contro Vandeweghe, cedendo così il trono di regina a Muguruza.
La spagnola, quarta numero 1 del mondo differente della stagione, è salita in cima al ranking l’11 settembre 2017, anche se il risultato di spicco che le ha permesso di raggiungere questo traguardo era arrivato qualche mese precedente, a Wimbledon, dove ha alzato il suo secondo Slam della carriera (dopo Roland Garros 2016). Garbiñe, seconda spagnola dopo Arantxa Sanchez a diventare numero 1, ci è rimasta per quattro settimane e non ha fatto tanto meglio di chi l’ha preceduta: in 3 tornei ha collezionato 4 match vinti e 3 persi, l’ultimo pochi giorni fa ritirandosi con Strycova a Pechino.
Ed è proprio nella capitale cinese che Simona Halep ha festeggiato oggi, con la vittoria su Ostapenko, il traguardo più importante della sua carriera: la prima posizione del ranking WTA. La rumena non si è fatta influenzare dalla pressione come le era capitato durante il Roland Garros (sconfitta da Ostapenko in finale), o a Wimbledon (sconfitta da Konta nei quarti), o a Cincinnati (sconfitta da Muguruza in finale), tutti tornei dove avrebbe già potuto raggiungere questo traguardo. Tuttavia, adesso che è n.1 le aspettative non faranno che aumentare (quanto successo a Kerber deve esserle da lezione) e nelle prossime settimane dovrà darsi da fare per difendere quanto guadagnato perché ben sei giocatrici potrebbero teoricamente rimpiazzarla fino a fine anno: oltre alle stesse Muguruza e Pliskova in lizza per lo scettro di n.1 ci sono infatti anche Svitolina, Venus, Wozniacki e Ostapenko.
Intanto Simona può gioire: è la prima della sua nazione a riuscirci – tra gli uomini invece c’è il solo Nastase nel lontano 1973 – ed è indubbiamente un risultato meritato, al netto della pesante assenza di uno Slam nella sua bacheca. Da anni ormai il suo nome è costantemente ai vertici del tennis femminile e va ricordato come divenne numero 2 per la prima volta già nel luglio del 2014, mentre l’ingresso nelle prime 20 avvenne l’anno precedente (2013) e quello tra le prime 50 nel 2012. Insomma una scalata costante impreziosita da 16 titoli WTA e due finali Slam, entrambe raggiunte al Roland Garros (2014 e 2017). Quella di quest’anno, persa facendosi rimontare un set di vantaggio dalla 20enne Ostapenko, è stata particolarmente dura da digerire. Ma la 26enne di Costanza non si è data per vinta e adesso si trova in cima al mondo.
Ricapitolando dunque, quest’anno ci sono state 5 numero 1 del mondo differenti: Angelique Kerber, Serena Williams, Karolina Pliskova, Garbinne Muguruza e da lunedì prossimo Simona Halep. Non capitava dal 2008, quando alla testa del ranking si susseguirono Maria Sharapova, Ana Ivanovic, Jelena Jankovic e Serena Williams, con Jelena che alla fine ebbe l’onore di chiudere la stagione in testa. Questi eventi così rari sono inevitabilmente scaturiti da qualcosa di altrettanto inaspettato, e se nel 2017 la notizia che ha generato questo valzer in vetta è stata la gravidanza di Serena, nel 2008 fu il (primo) ritiro di Justine Henin che abbandonò le classifiche il 18 maggio 2008, dopo 61 settimane consecutive passate a guardare tutte le giocatrici dall’alto.
Questa movimentata stagione tuttavia non è ancora terminata e il tennis femminile potrebbe ritrovarsi con un’altra regina a fine anno, e potrebbe addirittura essere un’altra novità assoluta. Insomma la poltrona scotta e ad Halep servirà la tutta la determinazione che l’ha sempre contraddistinta per mantenere il primato.