In fin dei conti è andata come ci si aspettava. La rosa dei candidati per sostituire Conchita Martinez, sollevata con polemiche dal doppio incarico di capitano del team di Coppa Davis e Fed Cup, era ristretta a due nomi maschili e due femminili, con i chiari favoriti che alla fine hanno ricevuto l’investitura ufficiale. Il nuovo capitano del team spagnolo di Coppa Davis sarà infatti Sergi Bruguera, mentre la selezionatrice di Fed Cup sarà Anabel Medina Garrigues. I due hanno battuto la concorrenza di Ferrero – che ha scelto di onorare l’impegno full-time con Zverev – e Maria José Martinez.
Seppur scontate, le due scelte non vanno considerate così banali. Sergi Bruguera si inserisce in un contesto relativamente accogliente, con la squadra – a cui le alternative da schierare non mancano – qualificata per il World Group 2018 e sorteggiata contro la Gran Bretagna (in casa) per il primo turno di febbraio. Il team spagnolo è tornato nel gruppo principale dopo un assenza di due anni (2015 e 2016). L’ambiente è favorevole, e in questo senso la scelta di un capitano di origine catalana (Sergi è nato a Barcellona) appare un bel gesto di distensione in un periodo in cui il conflitto ha decisamente travalicato i confini della politica per penetrare nella quotidianità, compresa quella sportiva.
Bruguera, che sembra godere della fiducia dell’intera federazione e dei giocatori, ritornerà a combattere con tie e incroci tra nazionali a 22 anni dall’ultima sfida disputata come giocatore, nel 1995, a Città del Messico. Non si tratta di un ricordo felicissimo poiché quella sfida (vinta dai messicani 3-2) decretò la penultima retrocessione della squadra spagnola, a cui ha fatto seguito quella del 2014 (sconfitta per 3-1 contro il Brasile).
Anabel Medina Garrigues ha certamente qualche grana in più da gestire. Nonostante una certa Muguruza tra le frecce di cui disporre, il nuovo capitano dovrà affrontare la Fed Cup 2018 partendo dal World Group II a causa della retrocessione sancita dal duro 4-0 subito contro la Francia lo scorso aprile. L’avventura di Medina partirà invece a febbraio contro l’Italia, che alle spagnole evoca il dolce ricordo della vittoria nell’ultimo scontro sulla terra di Lleida (2016, secco 4-0 in favore delle iberiche).
Aldilà delle difficoltà che può comportare l’incarico in questo momento, il “problema” di Medina Garrigues si chiama Jelena Ostapenko. L’ex giocatrice spagnola è l’attuale coach di Jelena nonché una delle artefici dello straordinario 2017 della lettone, vincitrice del Roland Garros e qualificata per le WTA Finals. Sebbene logica imporrebbe che un capitano debba rinunciare a un eventuale incarico di coach (come Bruguera ha fatto con Gasquet), il divorzio non sembrerebbe la scelta ideale né per una Ostapenko lanciatissima né tantomeno per la coach spagnola, considerati i risultati ottenuti. A meno che certi contrasti non siano state semplici incomprensioni.