[2] B. Strycova b. [1] M. Rybarikova 6-4 6-1
Barbora Strycova vince il secondo torneo in carriera, dopo quello di Quebec City nel 2011, sconfiggendo in due set la prima testa di serie, Magdalena Rybarikova. La partita è stata estremamente piacevole, giocata in punta di fioretto e ricca di hotshot degni di essere rivisti, per i curiosi che si fossero persi la diretta. Nel primo set Rybarikova ha forse pagato l’eccessiva aggressività, risultando spesso frettolosa. Il secondo set è stato senza storia, con la ceca piena padrona del campo.
Prima di oggi Strycova aveva giocato sei finali, perdendone cinque, a conferma di una certa debolezza psicologica che da sempre le si imputa nei momenti importanti, e che oggi ha invece deciso di accantonare. Quest’anno, a gennaio, la ceca aveva raggiunto la sua miglior classifica, toccando la posizione numero 16. Da allora è scesa di una decina di posizioni, ma si appresta comunque a concludere la stagione nelle prime 25, il suo secondo miglior risultato di sempre.
Anche Rybarikova sta vivendo una delle migliori stagioni in carriera. Tornata nel circuito a febbraio dopo sette mesi di pausa dovuti a due interventi chirurgici (polso e ginocchio), ha scalato in quattro mesi 420 posizioni, passando dalla 453 alla 33, raggiunta dopo la semifinale di Wimbledon. Lunedì ritoccherà il suo best ranking, portandolo al numero 26. Anche lei aveva giocato sei finali prima di oggi, vincendone però quattro.
Come anticipato ad inizio articolo, la finale è stata piacevole. Entrambe, del resto, possiedono un bagaglio tecnico completo, fatto di continue variazioni di ritmo e di numerose discese a rete. Gli scambi si sviluppano così per vie bazzicate di rado dalla nuova generazione di giocatrici WTA. I serve&volley sono frequenti, perlopiù da parte di Rybarikova, e gli scambi di tocco dominano la scena. Lo strappo decisivo del primo set si consuma nel gioco d’apertura. Strycova si aggrappa infatti con tutte le forze al break iniziale, giocando con estrema attenzione i suoi turni di battuta, vinti senza concedere palle break. La slovacca, tolto il gioco iniziale di rodaggio, non gioca male: attua la tattica dell’iper-aggressività, venendo a rete ogni qual volta ne abbia la possibilità (e a volte, a dir il vero, anche quando non ce l’ha). Alcuni attacchi sono infatti scriteriati e l’impressione è che la tattica che si è imposta la costringa a giocare sovraritmo. Strycova chiude quindi il set 6-4, con una palla corta che spiazza Rybarikova, la quale nulla può sul successivo passante in allungo di rovescio della ceca.
Il copione si ripete in avvio del secondo set. Strycova effettua nuovamente il break, sfruttando il sapiente uso di palle corte e lob a seguire. Nel secondo gioco Rybarikova si consola con il punto dell’incontro, del torneo e probabilmente del mese. Strycova attacca a rete, Rybarikova controbatte prima con un colpo dietro la schiena, poi recuperando uno smash e infine chiudendo con un passante incrociato di dritto, giocato di puro tocco, in recupero, e a pochi centimetri dalla rete. Se ne avete la possibilità, cercatelo sulla rete. Il lampo di genio di Rybarikova resta però isolato, e la slovacca concede un altro break nel terzo gioco, sotterrando in rete una facile volée di dritto. La partita finisce qui. Rybarikova si disunisce e concede il terzo break nel quinto gioco. Strycova, immancabilmente, mostra la scarsa propensione alla vittoria tentando di rimettere in gioco la slovacca con una serie di regali che le costano il primo break dell’incontro. Rybarikova tuttavia non ne vuol sapere di riaprire l’incontro e, nel gioco successivo, concede il quarto break del set.
Strycova chiude 6-4 6-1 e da lunedì salirà al numero 20 della race, scavalcando proprio Rybarikova, e diventando così la prima alternate del Masterino di Zuhai. Entrambe sono a meno di cento punti dall’ultima posizione utile, occupata dall’australiana Barty. Strycova, però, ha mollato la corsa, cancellandosi dall’entry list dell’International di Lussemburgo in programma la prossima settimana. Rybarikova avrà invece ancora una possibilità, essendo in tabellone a Mosca in qualità di ottava testa di serie. Il sorteggio purtroppo non le ha sorriso, regalandole subito una sfida con Maria Sharapova.