Il 2017 può probabilmente considerarsi l’anno più continuo per Juan Martin del Potro. La stagione dell’argentino è iniziata comunque a Delray Beach (febbraio) dove ha raccolto la semifinale. Dopo l’esordio, due terzi turni – dopo il bye al primo – a Indian Wells e Miami, ma le sconfitte sono arrivate per mano di Novak Djokovic e Roger Federer. Abbastanza bene anche la terra con i quarti di Roma e il terzo turno di Parigi perso contro Murray, mentre a Roma era stato sempre Djokovic a battere la torre di Tandil. Forse un po’ sottotono la campagna sul cemento nordamericano, esclusa la semifinale di New York, dove delPo non è mai andato oltre il terzo turno tra Washington, Montreal e Cincinnati. Il meglio è arrivato comunque tra New York e Shanghai, due semifinali che restano, a oggi, i migliori piazzamenti del 2017.
Due risultati che gli hanno inoltre permesso di tornare nella top 20, precisamente alla posizione n. 19, a distanza di tre lunghissimi anni e altrettante operazioni. Un calvario che l’ha portato a uscire anche dai primi mille del mondo dopo che, proprio nel 2014, aveva eguagliato il suo best ranking di numero 4 al mondo. Il semifinalista di Shanghai, adesso, ha ancora a disposizione una piccola parte di stagione, e addirittura un’altrettanto piccola chance di andare a Londra. Per farlo però deve recuperare i 720 punti che lo dividono dall’attuale numero 8 Carreno Busta. Il suo programma, infine, prevede di giocare Stoccolma, Basilea e Bercy. Ce la farà delPo a tornare a Londra dopo l’ultima apparizione del 2013?
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