Si diverte come un matto, sia chiaro. È così evidente oramai che l’obiettivo di Roger Federer (9) è far impazzire i suoi tifosi, ovviamente dopo i suoi avversari.
Vince il torneo giocando in tennis ping-pong e subito dopo annuncia di fatto la rinuncia alla corsa al numero 1. Firma un contratto con il torneo di Basilea fino al 2020 ma lascia intendere che saluterà tutti molto prima. Ma soprattutto quel mattacchione è riuscito a parlare bene delle novità regolamentari delle ATP NextGen Finals (che devono subire il forfait anche di quel fenomeno di Ivo Karlovic 10 e lode). Sì proprio lui, quello che giocherebbe ancora con le racchette di legno e che se potesse, abbatterebbe il falco a fucilate.
E, segretamente, siamo sicuri che chiacchierando con Mirka se la rida di gusto a pensare che i rossocrociati Hingis (10) e Chiudinelli (vabbè il voto no) si ritirino, che Stanimal non si sappia che fine abbia fatto (ma sicuro bene non sta se addirittura ha licenziato Norman), mentre lui in campo continua a dare lezioni a destra e a manca, compresa l’oretta gratuita al malcapitato Goffin (5,5) uno che è il 10 del mondo, non Chiudinelli appunto.
Prosegue intanto la congiura internazionale, guidata dai londinesi, per estromettere Carreno Busta (5) dalle Finals, reo di aver fatto troppi punti nel 2017 e quindi meritevole (sin qui) di issarsi trai migliori 8 che si contenderanno il Masters. Va detto che il povero Pablo ci sta mettendo del suo, ovviamente stremato dopo le mille corse stagionali, ma al miracolato e miracoloso del Potro (7,5) e al redivivo Tsonga (7) – beffato da quel “caro ragazzo” di Pouille (8) che pure spera – serve un’impresa in terra parigina.
Infine, per la gioia di quelli che si sono annoiati di vedere Federer e Nadal vincere e che si annoiavano a vedere Djokovic e Murray dominare, in questa settimana si è disputato uno stratosferico Masters femminile. Purtroppo dopo le prime cinque partite tutte concluse in due set e con una media di game realizzati dalla giocatrice sconfitta di 3,4 abbiamo gettato la spugna. Ci hanno riferito che poi ci sono giocate partite combattute. Che Simona Halep (4) è riuscita a fare una degna figura da numero 1 e che Muguruza (4,5) non è voluta essere da meno. L’ultima arrivata Garcia (7,5) ha detto la sua, Pliskova (6) solita eterna incompiuta, mentre Ostapenko (5) ha confermato di essere rimasta a Parigi e da Svitolina (5) non è nemmeno giusto pretendere di più.
Ora, se la finale l’ha giocata la splendida, immensa trentasettenne Venus Williams (9) e il titolo lo ha vinto Caroline Wozniacki (10), che nel 2017 negli slam ha centrato terzo turno, ottavi, quarti e secondo turno e che ha dovuto attendere la settima finale dell’anno per vincerne una, capirete il motivo per il quale la vera speranza della settimana è che al terzo ritiro di Martina Hingis segua il terzo ritorno, magari in singolare e magari con 10 anni di meno…