Lacko-Grigelis è la finale odierna (a seguire quella del doppio in programma alle 15) della quarta edizione del Challenger “Città di Brescia” al PalaSanFilippo. Il trentenne slovacco Lukas Lacko, numero quattro del tabellone, e il 26enne lituano Laurynas Grigelis, alla sua seconda finale consecutiva a Brescia, si troveranno uno di fronte all’altro per contendersi la vittoria. È la miglior finale possibile dopo l’uscita di scena nei quarti di finale di Andreas Seppi, beniamino dei tifosi, proprio per mano di Grigelis in tre set. Certo, l’eliminazione dell’altoatesino ha dato un brutto colpo al torneo, ma ieri la sua assenza non si è sentita, né nella prima semifinale tra il vincitore Lacko e il bosniaco Mirza Basic, né nella seconda tra Grigelis e il croato Galovic. Entrambi gli incontri hanno fatto spellare le mani ad un buon pubblico assetato di tennis di alto livello.
[4] L. Lacko b. [8] M. Basic 6-7(3) 6-4 7-6(1)
La prima semifinale è tra due giocatori in buono stato di forma: Lacko e Basic. Il primo (numero 104 nell’attuale classifica mondiale) proveniente dalla vittoria nel Challenger di Bratislava, sua città di residenza, e il secondo semifinalista nel torneo ATP di Mosca, sconfitto dal numero 38 al mondo e suo connazionale Dzumhur (poi campione). I due non tradiscono le attese anche se l’avvio di Lacko (3-0) fa temere un match a senso unico. Niente di più sbagliato perché Basic entra nella partita e rimette in parità il confronto grazie ad un ottimo servizio (23-20 il conto degli ace alla fine dell’incontro) e a una risposta sulla seconda palla di servizio davvero fulminante. Dopo il break (al secondo gioco) e il contro break (al quinto) nessuno dei due trova più il colpo giusto per scappare via anche se Lacko, al dodicesimo gioco, va in vantaggio per 40-15 ed ha due palle per il 7-5. Basic però è bravo ad annullarle con un bel diritto incrociato dopo il servizio e a portare il suo avversario al tie break con due ace di fila. Una bella scossa per il giocatore di Sarajevo che sulla spinta trova subito un mini break (3-2) e poi si aggiudica i suoi due turni di servizio con un bel passante e un ace (5-2). Lacko si disunisce, subisce un altro mini break e poi cede il set davanti al terzo ace di Basic (7-3) dopo 37’.
Il secondo set è tutto in una pallina. Dopo aver annullato una palla break nel primo game, Basic perde la concentrazione aspettando una palla che è uscita dal campo e che qualcuno tenta di rimandare sul terreno di gioco. Il tempo tra la prima e la seconda palla di servizio è tale che innervosisce il bosniaco e lo porta a commettere il primo doppio fallo della gara (ne commetterà un secondo nel terzo gioco del secondo set ma senza conseguenze, mentre Lacko ne commetterà solo uno all’ottavo game). Lo slovacco ha una seconda opportunità per il break e stavolta non se la lascia sfuggire (1-0). Da quel momento ognuno dei due tiene in pugno il proprio servizio (Lacko concede 8 punti in 5 turni, e Basic addirittura uno solo nei successivi quattro) e lo slovacco può pareggiare i conti (6-4) dopo aver salvato, a suon di ace (4 nel game) un possibile contro break all’ottavo gioco. Non ci sono break nel terzo set, ma solo due palle break per Basic al quarto gioco, che Lacko annulla con un paio di ace, e una palla break per lo slovacco al settimo game che si auto-annulla con un passante di diritto largo. Il tie break è la logica conclusione di una partita tanto equilibrata, quanto piena di soluzioni vincenti e con pochissimi errori. Ed è Lacko a procurarsi un mini break con un ottimo rovescio lungo linea (1-0), poi a portarsi sul 3-0 con un ace e un diritto incrociato imprendibile e infine andare sul 5-0 con due soluzioni da applausi. Siamo ormai alla fine e Lacko non si lascia sfuggire l’opportunità e chiude per 7-1.
L. Grigelis b. V. Galovic 7-6(4) 6-1
Non è meno bella la seconda semifinale tra Grigelis, reduce da due vittorie di fila in altrettanti Futures in Marocco, e il croato Viktor Galovic. I due, il cui conto dei precedenti era favorevole a Grigelis per 2-0 dopo aver battuto una prima volta il croato nel 2013 in Svizzera e una seconda volta nel 2015 in Romania, scambiano da fondo campo, ma appena possono cercano entrambi la via della rete senza che nessuno però riesca a trovare il break. Nel conseguente tie break Grigelis scappa sul 5-2, ma Galovic con due ace tenta il recupero (5-4). Il lituano non è da meno, risponde con un servizio vincente e poi alla prima palla set costringe all’errore il suo avversario (7-4). La partita in pratica finisce lì, perché Galovic si spegne e Grigelis vince facile il secondo set (6-1) e può disputare oggi la sua seconda finale consecutiva al “Città di Brescia”. “Sono contentissimo di aver raggiunto per il secondo anno la finale qui a Brescia che sento come casa mia – ammette Grigelis alla fine del match. Ci credo. L’anno scorso sono arrivato all’ultimo match da lucky loser, quest’anno a suon di risultati, e domani darò tutto e vedremo come finirà”.
La finale del doppio (ore 15) sarà invece tra la coppia numero uno composta da l’olandese Sander Arends e il Belga Sander Gille (vittoriosi ieri sugli azzurri Motti/Travaglia con un netto 6-2 6-4), e il duo numero due del tabellone formato dallo svizzero Luca Margaroli, nato a Brescia, e l’austriaco Tristan-Samuel Weissborn.
Salvatore Messineo (giornalista di Brescia Oggi)