Esplosione di gioia, incontenibile, per la squadra capitanata da Yannick Noah dopo la vittoria per 3-2 contro il Belgio. Per raccontare il decimo trionfo della Francia in Coppa Davis, L’Equipe dedica la sua prima pagina prorio alla grande felicità che Poulle & Co hanno regalato al tennis e allo sport d’Oltralpe.
Da morire!
Il 23enne Lucas Pouille non fallisce. Sul 2-2, ha sulle sue giovani spalle il destino di tutta la Francia del tennis e dello sport. Nonostante i 23 anni, Lucas scende in campo con sangue freddo e determinazione e, davanti ai 27.000 spettatori del “Pierre Maurois”, annichilisce l’esperto “uomo Davis” Steve Darcis per 6-3 6-1 6-0 regalando alla Francia, nel suo giardino, il punto decisivo. Emozioni e gioia “da morire!” per un Lucas Pouille a terra, in lacrime, dopo aver trasformato il matchpoint.
“Festeggiamenti liberatori”
Dopo 16 anni, l’insalatiera ritorna finalmente tra le mani dei francesi e Lucas Pouille & Co., insieme a Yannick Noah, si lasciano andare negli spogliatoi a “festeggiamenti liberatori” come titola ancora L’Equipe. Ricordiamo che Noah, dopo la carriera di tennista, si è costruito con successo quella di cantante e, proprio il cantante Yannick, dà il ritmo ai suoi ragazzi in una scatenata haka negli spogliatoi. Tutti insieme, i “nuovi moschettieri danzano insieme a quelli che li hanno aiutati” a conquistare la tanto agognata insalatiera. Tutti presenti in questa haka liberatoria, anche i grandi esclusi dal campo, all’ultimo momento, da capitan Noah, Nicolas Mahut e Julien Benneteau. Senza portare rancore, Nicolas e Julien non hanno smesso di supportare i compagni in campo. Ma perché l’haka? “Lo avevamo fatto già venerdì sera, nella nostra serata libera, durante lo stage” spiega Benneteau. “Noi giocatori siamo usciti insieme a mangiare e, al nostro ritorno in hotel, nello stesso momento, stavano rientrando anche gli altri membri dello staff. Per scherzare, gli abbiamo minacciati con la haka per impedire loro di entrare…”.
“Un vero lavoro di squadra”
L’Equipe ricorda il percorso nel 2017 verso la vittoria e i membri del team capitanato da Noah: Jo-Wilfried Tsonga (32 anni), Lucas Pouille (23), Richard Gasquet (31), Pierre-Hugues Herbert (26) ma anche Nicolas Mahut (35), Gilles Simon (32), Jérémy Chardy (30) e Julien Benneteau (35). Una generazione (a parte Pouille e Herbert, più giovani) che non è riuscita a sollevare trofei maggiori (Benneteau, Mahut e Herbert sono tuttavia campioni slam in doppio), ma che si è messa in luce per la costanza ad altissimi livelli e per una carriera longeva.
“Ne parlerò con mia moglie”
Uno dei grandi eroi del successo di Lille è ovviamente Yannick Noah. Inizialmente criticato per la scelta, inaspettata, di lasciare in panchina il veterano ed espertissimo doppista Nicolas Mahut, Yannick ha smentito tutti e oggi può gioire del suo terzo in Davis da capitano. Ma ora, quale sarà il futuro di Noah? “Ne parlerò con mia moglie“, risponde il campione del Roland Garros 1983. Dopo il periodo dei concerti e della carriera di cantante “il mio passato (di tennista) è ritornato ad occupare il mio quotidiano” dice Yannick. “Un matchpoint in finale, sentire l’adrenalina così potente! Continuerò? Non lo so. Vedrò che faccia farà mia moglie, è da tre settimane che non ci vediamo e, anche quando eravamo insieme, non ero del tutto presente“.
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