3. Le prime 20
E se consideriamo solo le prime in classifica? Come hanno affrontato l’impegno le migliori giocatrici con le loro “pari”? Non sempre il ranking è un indicatore di come finiranno le partite: nel 2016 la migliore era stata la numero 13 Azarenka (vedi poi), quest’anno chi ha le percentuale più alta è la numero 14 Goerges, seguita dalla 11 Mladenovic.
Per Julia Goerges si può parlare di improvvisa resurrezione: abbiamo ritrovato la Goerges del 2011, quando era stata capace di entrare in top 20 dopo aver vinto il torneo di Stoccarda (sconfiggendo tre top ten) ed essere arrivata in semifinale a Madrid.
Per Kiki Mladenovic questa posizione è frutto della sua particolare annata: una prima parte di ottimi risultati e una seconda parte così disastrosa (tutte sconfitte al primo turno) da impedirle di misurarsi contro le teste di serie (incluse le Top 10) nel periodo difficile. Sia per Julia che per Kiki sarà interessante capire come evolverà il 2018, se sarà una stagione di ulteriore progresso o di declino.
Simona Halep, nuova numero uno del mondo
Il 2017 è stato un anno di avvicendamenti ai piani alti del ranking: 6 nomi differenti in Top 10 rispetto al 2016. In sostanza solo quattro giocatrici sono riuscite a rimanere fra le dieci “elette” dodici mesi dopo: Halep, Muguruza, Pliskova e Konta. È un cambiamento molto profondo, più che nel 2016 (con 5 nomi differenti rispetto all’anno prima) e 2015 (4 nomi differenti).
Halep è anche la numero 1 con meno punti nel ranking degli ultimi anni, e vanta un primato poco invidiabile: è riuscita a diventare leader senza avere un bilancio attivo nei confronti con le altre Top 10. Il suo 6-6 (sei vinte, sei perse) non ha precedenti nelle ultime stagioni; infatti per trovare una leader che abbia concluso in parità il bilancio stagionale vittorie/sconfitte occorre tornare al 2008, con Jelena Jankovic. Ecco il rendimento delle numero 1 del mondo degli ultimi anni:
2006: 16 – 7 Henin
2007: 22 – 1 Henin
2008: 12-12 Jankovic
2009: 14 – 5 Williams S.
2010: 8 – 4 Wozniacki
2011: 8 – 4 Wozniacki
2012: 19 – 8 Azarenka
2013: 21 – 2 Williams S.
2014: 12 – 1 Williams S.
2015: 6 – 1 Williams S.
2016: 12 – 4 Kerber
2017: 6 – 6 Halep
Halep in carriera ha concluso con un bilancio attivo contro le Top 10 (8-6) solo nel 2014, la stagione in cui a mio avviso ha giocato anche il suo miglior tennis, l’anno della finale al Roland Garros persa al terzo set contro Maria Sharapova.
Toronto due anni dopo: Svitolina come Bencic
Chiudo questa parte con un breve approfondimento su Elina Svitolina, la giocatrice più continua nella crescita degli ultimi anni. Anche nel confronto contro le Top 10 si vede quanto sia migliorata stagione dopo stagione:
2012: 0-1
2013: 0-1
2014: 2-8
2015: 2-8
2016: 5-7
2017: 11-5
Ma c’è un altro aspetto statistico che mi sembra altrettanto interessante. Quattro delle sue undici vittorie stagionali Svitolina le ha ottenute in un solo torneo: ai Canadian Open disputati a Toronto. Vincere un torneo sconfiggendo quattro Top 10 capita rarissimamente, tanto che nelle ultime stagioni era accaduto solo in un’altra circostanza: proprio ai Canadian Open giocati a Toronto due anni fa. Allora la protagonista dell’exploit era stata Belinda Bencic. Questo il cammino nel 2017 a Toronto di Svitolina, che al via era testa di serie numero 5:
Bye
38 Kasatkina 7-6(4), 6-4
9 Williams V. 6-2, 6-1
4 Muguruza 4-6, 6-4, 6-3
2 Halep 6-1, 6-1
6 Wozniacki 6-4, 6-0
E questo invece il percorso nel 2015 di Bencic, che al via non era testa di serie, dato che quella settimana era numero 20 del mondo:
25 Bouchard 6-0, 5-7, 6-2
5 Wozniacki 7-5, 7-5
24 Lisicki 6-1, 1-6, 7-6(3)
6 Ivanovic 6-4, 6-2
1 Williams S. 3-6, 7-5, 6-4
2 Halep 7-6(5), 6-7(4), 3-0 ritiro
Anche grazie a quello straordinario exploit, la diciottenne Bencic chiuse il 2015 al 14mo posto, per poi salire fino al settimo nel febbraio 2016, prima di andare incontro a una serie di problemi fisici (soprattutto al polso sinistro), che l’hanno obbligata a fermarsi a lungo, e a dover ripartire quasi da zero negli ultimi mesi.
Nel 2015 Bencic terminò la stagione con l’ottimo record di 8 vinte e 2 perse contro le Top 10. Ecco la tabella relativa alle prime 20:
E, per completare la sequenza, la stessa tabella relativa al 2016. Azarenka comandava davanti alle leader stagionali Kerber e Serena Williams. Segnalo il deficitario rendimento di Venus Williams, con zero vittorie, che sono però diventate sette quest’anno:
4. Le Italiane
Infine una tabella sempre più scarna, relativa al rendimento delle italiane contro le Top 10. Roberta Vinci è andata vicina a superare Simona Halep a Madrid (torneo che poi Halep avrebbe vinto) quando che si è trovata avanti 5-2 nel terzo set e ha servito per il match sul 5-3. Ma non ce l’ha fatta.
In generale si può dire che sono lontani i fasti del 2015: l’unica italiana in grado di battere Top 10 è stata Camila Giorgi. Se non altro questo può essere un dato incoraggiante per la sua carriera; in una annata di poche soddisfazioni è almeno riuscita a tornare a sconfiggere due volte le migliori. A Camila non accadeva da due anni; tanto è passato fra il successo di Katowice (aprile 2015) contro la numero 4 Radwanska e quello di Praga contro la numero 3 Pliskova (maggio 2017). Nel 2016 infatti Giorgi aveva ottenuto un pessimo score contro le Top 10 (zero vinte, cinque perse), score che ha “macchiato” uno dei suoi record migliori. In carriera infatti contro le prime dieci Giorgi vanta per il momento un record di 8 vinte e 12 perse, che senza il deficitario 2016 sarebbe addirittura in attivo.
a pagina 3: appendice (elenco 2017 delle vittorie contro Top 10)