Nella perenne corsa dei grandi tornei a migliorare sempre più il loro status e l’accoglienza dei loro impianti il Western&Southern Open di Cincinnati ha deciso di scegliere la via dell’innovazione per cercare di offrire un prodotto pressoché unico ai propri spettatori. Subito dopo la fine dell’edizione 2017 del torneo vinta da Garbine Muguruza e Grigor Dimitrov, la direzione del torneo ha dato il via ai lavori per il completo rifacimento del “South Building”, la struttura che ospita la principale tribuna coperta e che di trova tra il Campo Centrale ed il Grandstand.
Con una spesa di 25 milioni di dollari, finanziata attraverso un prestito privato, a partire dal 2018 il Lindner Center di Cincinnati potrà vantare una struttura che ha pochi eguali nel mondo del tennis e che offrirà agli spettatori la possibilità di assistere a tennis dal vivo a pochi metri dal campo ma in un ambiente totalmente climatizzato, una vera manna dal cielo nelle afosissime estati dell’Ohio.
La nuova tribuna avrà tre diversi livelli per gli spettatori, più un quarto livello sovrastante che ospiterà le nuove cabine di commento per le televisioni, “visto che quelle attuali non sono particolarmente accoglienti e si stanno letteralmente sgretolando” ci ha confessato Elaine Bruening, Chief Executive Officer del torneo, con la quale abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchere poco prima dell’inizio delle finali di quest’anno.
Come è nata l’idea di questo nuovo edificio?
“Principalmente dalla necessità e dall’input degli spettatori. L’attuale struttura del South Building è del 1985, e ci sono stati molti interventi di manutenzione dalla sua costruzione. I sedili non sono particolarmente comodi, non ci sono i reggi-bicchiere, e le cabine dei commentatori stanno cedendo sotto il peso degli anni. Anche il ristorante idoor ha un aspetto molto datato ed i posti erano stati inizialmente venduti come “lifetime membership”, per cui producono introiti limitati al cibo ed alle bevande. Quindi abbiamo pensato ad un modello che ci consentisse di generare un flusso di reddito ripetibile ogni anno ed allo stesso tempo offrire un’esperienza più gradevole ai nostri spettatori.
Abbiamo notato che durante le giornate di gara i fans tendono a spostarsi quando possibile verso i posti all’ombra, per cui abbiamo deciso di provare ad offrire una tribuna con l’aria condizionata”.
Al primo livello del nuovo edificio sono previsti i “Box Seats climatizzati”: venduti in abbonamento ad un prezzo compreso tra i $3.250 ed i $3.750 per tutte le 16 sessioni del torneo, questi posti offrono aria condizionata, tavolini individuali ripiegabili (come in aereo, per poter consumare cibo in maniera più confortevole) ed accesso esclusivo ad un ristorante con servizio al tavolo, bar e menu à la carte.
Nel livello superiore vi saranno i “Gradview Boxes”, una tribuna all’aperto, quindi senza aria condizionata ma comunque all’ombra, con accesso a bar e concessioni alimentari dedicate ed una terrazza sul retro che consentirà di avere una buona visuale, anche se leggermente ostruita, del Grandstand. Per questo settore il prezzo degli abbonamenti sarà tra i $1.750 ed i $1.950 per tutta la settimana.
Al terzo livello ci saranno invece 6 All-inclusive suites, acquistabili a sessione oppure in abbonamento, per piccoli o grandi gruppi a seconda delle esigenze, completamente climatizzate e dotate di ogni comfort, per le quali cibo e bevande (birra e vino) saranno comprese nel prezzo che varierà tra i $175 ed i $300 a sessione oppure a partire da $3600 a spettatore per l’intera settimana.
“Le vendite stanno andando benissimo” ci ha confermato Bruening “siamo già a più del 75% di posti venduti (questo ad agosto 2017 n.d.r.) ed abbiamo notato che i fans non stanno rinunciando ai loro abbonamenti outdoor per i posti indoor, ma stanno comprando gli abbonamenti della nuova tribuna in aggiunta a quelli per i posti tradizionali, per poterseli scambiare a seconda delle esigenze”.
Avete un sistema per facilitare lo scambio o la vendita delle singole sessioni da parte degli abbonati, come accade nelle leghe professionistiche?
“Per il momento no, ma è sicuramente un’area che abbiamo intenzione di esplorare. Noi abbiamo 16 sessioni nel corso di 9 giornate, per cui è molto difficile per qualcuno dedicare tutto questo tempo al torneo in un periodo così limitato, per cui vogliamo fare in modo di facilitare la fruizione di questo acquisto da parte dei nostri fans”.
“L’idea e le specifiche della nuova tribuna sono nate interamente da noi, ed abbiamo lavorato con gli architetti che hanno collaborato con noi fin dalla nascita di questo impianto per realizzare questa visione. Anche le vendite sono gestite interamente in-house, e per il momento siamo molto soddisfatti di come stanno andando”..
Una volta ultimata la nuova tribuna, avete in programma di utilizzarla anche al di fuori del periodo del torneo?
“Sicuramente. Al momento il Lindner Center viene impiegato per alcuni altri eventi durante l’anno: abbiamo avuto qualche evento di beach volley, qualche gara NCAA di basket, campionati di atletica delle scuole superiori, ma il problema è che le strutture non sono riscaldate, per cui non possiamo utilizzarle durante l’inverno. Abbiamo avuto anche un ricevimento di matrimonio, da parte di una coppia che si era conosciuta al torneo, ed ha voluto celebrare qui il loro grande giorno, e fortunatamente le nozze si sono celebrate a settembre, altrimenti non avremmo potuto accontentarli. Con il nuovo South Building riscaldato anche durante l’inverno probabilmente riusciremo ad ospitare un numero maggiore di eventi nel corso dell’anno. Anche in nostri uffici qui non sono riscaldati: di solito infatti lavoriamo dalla nostra sede nel centro di Cincinnati per poi spostarci qui solo nel periodo del torneo”.
Come per tutti gli impianti tennistici, la tempistica è sempre un fattore fondamentale per l’esecuzione dei lavori: “Dobbiamo riuscire a fare tutto in 12 mesi, non abbiamo scelta, la riuscita del torneo dipende da questo. Tuttavia anche il West Building, che attualmente ospita il Media Center, è stato costruito in 12 mesi, per cui se siamo riusciti a completare un progetto simile in 12 mesi una volta speriamo di riuscire a ripeterlo”.