Prima giornata in Qatar: Fabbiano cede al fisico, Thiem debutta di forza. Bel successo di Stefanos Tsitsipas, che rimonta in battaglia
Suona la campanella anche a Doha, per il ricco ATP 250 qatariota che quest’anno vede un seeding meno prelibato rispetto al solito, con i soli Thiem e Carreno Busta a rappresentare l’elite della top 10 ATP. Bottino magro per un torneo abituato a grandissimi nomi (basti pensare che è l’unico 250 che vanta nell’albo d’oro tutti e 4 i Fab Four) e che quest’anno ha subito la beffa del forfait in extremis di Djokovic, campione in carica che aveva garantito la sua presenza in Qatar, gettando ombre anche sulla sua presenza a Melbourne.
Oggi prima giornata di tennis con appena cinque incontri di primo turno in programma, antipasto dell’abbuffata di domani. Ha fatto sicuramente piacere a tutti gli appassionati di tennis tricolore leggere il nome di Thomas Fabbiano nel cuore del programma sul Campo Centrale. Dopo tanta gavetta, finalmente il pugliese puó iniziare la stagione con la classifica sufficiente per entrare nei tabelloni ATP principali e non poteva esserci premio migliore per il suo eccellente 2017: la prestazione odierna è stata però purtroppo influenzata da un problema fisico. Opposto al georgiano Basilashvili, dopo appena tre game Fabbiano ha lamentato un dolore alla schiena che ne ha condizionato l’intero match in termini di mobilità. Nonostante gli alti e bassi di un Basilashvili abbastanza legnoso e mai troppo convincente, Fabbiano non è mai stato in grado di fare corsa di testa arrendendosi in due set abbastanza rapidi per 6-3 6-4. Peccato per Thomas che meritava di certo la possibilità di giocarsi al meglio le sue chances in un torneo così ricco e prestigioso contro un avversario sicuramente alla portata: dovrà ora valutare la sua condizione in vista dei prossimi impegni e soprattutto dell’Australian Open alle porte. La preparazione con Federer a Dubai potrebbe aiutarlo anche in scelte simili.
GLI ALTRI MATCH – Thiem inizia il 2018 con una vittoria tirata contro Donskoy. Testa di serie numero 1 del seeding, l’austriaco ha la meglio sul russo grazie a un primo set molto duro dove ha sprecato anche un set point sul proprio servizio andando a servire sul 5-3. Donskoy ha saputo rimontare trascinando il set al tie break: qui Thiem ha avuto la meglio grazie anche a un minibreak nel terzo punto, dove in realtà la sua risposta era finita lunga senza che neanche Donskoy se ne accorgesse. Nel secondo parziale il russo si è spento alla distanza cedendo due volte il servizio e regalando la prima gioia dell’anno all’austriaco, accompagnato a Doha dal nuovo allenatore Galo Blanco che si affianca al suo storico coach Bresnik. Avanzano anche i giovani: Rublev impiega 32 minuti a regolare il tedesco Stebe che si arrende dopo un set per un problema fisico. Ben più probante la vittoria di Tsitsipas: dopo aver passato le qualificazioni, il greco lotta per due ore contro il buon vecchio Florian Mayer e porta a casa una preziosa vittoria in rimonta. Prestazione coriacea di Tsitsipas che viene a capo delle solite deliziose variazioni di gioco del tedesco con un tennis solido e compatto da fondo, aiutato anche da una predisposizione all’attacco non banale per i suoi coetanei. Mayer ha detenuto il controllo del match fino alla metà del secondo set prima di soffrire un vistoso calo atletico che ha fatto venire fuori la freschezza giovanile del classe 98. Vittoria in rimonta anche per il semifinalista dello scorso anno Fernando Verdasco che rifila anche un bagel nel terzo set a Dudi Sela.
Domani il torneo entra nel vivo, si completano i primi turni e toccherà anche agli altri tre italiani in tabellone. Paolo Lorenzi misurerà la condizione fisica del rientrante Gael Monfils, mentre per i due romani reduci delle qualificazioni, Travaglia e Berrettini, ci saranno avversari di ben diverso valore. Potenzialmente agevole l’impegno di Travaglia contro la wild card locale Al-Mutawa, ben più complesso l’impegno per Berrettini che se la vedrà con Troicki. Per entrambi in ogni caso l’accesso al tabellone principale del 250 più ricco del circuito è comunque un ottimo viatico per il 2018.
Matteo Orlandi