DOHA: RULLO RUBLEV, THIEM PIEGA IL GIOVANE TSITSIPAS
Thiem si aggrappa alla sua esperienza – Al Khalifa International Tennis Complex di Doha è andato in scena l’incontro più atteso della giornata con in campo Dominic Thiem, numero 1 del seeding e unica testa di serie ancora in tabellone, opposto alla promessa del tennis mondiale Stefanos Tsitsipas, partito dalle qualificazioni e da poco entrato a far parte della top 100. Il match non ha tradito le attese, con Tsitsipas mai domo e che ha venduto cara la pelle a un Thiem apparso ancora non al meglio sia fisicamente che tecnicamente, ma abile a sfruttare i momenti decisivi e a trovare i due guizzi che gli hanno permesso di archiviare la pratica in due set.
I primi giochi si susseguono senza scossoni alla battuta fino a quando l’equilibrio viene spezzato nel settimo game con Tsitsipas in apparente controllo avanti 30-0, ma alla prima palla break dell’incontro Thiem ha la fortuna dalla sua con il nastro che smorza quasi irremediabilmente la risposta, il greco riesce solo a rimandare la pallina in campo e diventa una preda troppo facile per il numero 5 del mondo, che si porta dunque avanti di un break; Tsitsipas barcolla, ma Thiem lo rimette in partita con un passaggio a vuoto nel decimo gioco quando si ritrova a servire per il set, il diciannovenne si rimette cosi in carreggiata sul 5 pari. L’esperienza aiuta l’austriaco, bravo a resettarsi e a strappare nuovamente la battuta a un Tsitsipas scellerato quando manda uno smash comodo a rimbalzo in corridoio sulla palla break. Thiem ha di nuovo l’opportunità di servire per il parziale: è costretto a fronteggiare 4 palle break (di cui due consecutive), ma grazie al servizio e al diritto riesce a sbrogliare la matassa, aggiudicandosi il set per 7-5.
Si potrebbe pensare a un calo del rendimento per Tsitsipas, invece riesce a tenere impegnato Thiem, il quale fino al 4 pari un po’ per le difficoltà palesate nella scorsa stagione (da qui anche l’aggiunta di un nuovo membro nel suo team), un po’ per il valore dell’avversario da l’idea di dover sempre faticare troppo, ma riesce a dare la sterzata decisiva nel nono gioco con il break che lo manda a servire per il match: Stefanos arriva a palla break, Thiem si salva nuovamente e al primo match point pone fine alle velleità del ragazzo di Atene, che si arrende cosi dopo due set tirati e molte buone impressioni che è riuscito a suscitare.
Rublev schiaccia Coric – Nel confronto tra esponenti della Next Gen è Andrey Rublev a prevalere su Borna Coric, confermando l’esito del loro unico precedente andato in scena in semifinale alle Finals disputate a Milano. Per il numero 39 del mondo c’è ora la semifinale nel 250 qatariota da disputare contro Pella e la concreta possibilità di poter essere testa di serie a Melbourne. Il tema tattico del match è semplice: Coric a remare da fondocampo, cercando di rimandare tutto dall’altra parte della rete, mentre Rublev picchia qualsiasi palla, sfondando spesso col diritto, anche se incappa troppe volte in errori per eccessiva fretta o nervosismo (vedi i 5 doppi falli nella prima frazione). Il russo nella prima partita si prende un break di vantaggio nel quarto gioco e lo difende fino al termine, quando riesce a chiudere con un passante di diritto, che gli vale la vittoria del set per 6-3. Più equilibrato il secondo parziale, Coric sembra poter prendere il largo quando si porta in vantaggio di un break sul 4 a 2, ma è immediata la reazione di Rublev che prima ristabilisce la parità, poi toglie la battuta al croato nell’undicesimo game, archiviando col servizio la pratica per il 7-5 finale. Grande soddisfazione per il ragazzo di Mosca, che non vuole certo fermarsi qui.
Pella senza soffrire – Finisce qui la corsa di Mirza Basic. Il bosniaco, giocatore partito dalle qualificazioni e numero 138 ATP, viene sconfitto senza appello da un ordinato Guido Pella, finalista nella passata stagione a Monaco di Baviera e semifinalista a Chengdu. Match in discussione solo nel game inaugurale, quando l’argentino si è salvato da 15-40, poi durante l’arco del match non ha concesso più alcuna possibilità; Pella nella prima frazione dal 2 pari ha cambiato marcia, strappando per ben due volte il servizio all’avversario e incamerando per 6-2 il primo set. Nella seconda partita piazza il break chirurgico nell’ottavo game che lo proietta a servire per qualificarsi alle semifinali del torneo: il numero 64 del mondo, al secondo match point, chiude la contesa per 6-3 e può esultare per questo risultato importante del suo inizio di stagione.
Monfils evita guai – Ad affrontare Thiem in semifinale sarà la wild card Gael Monfils. Il trentunenne parigino, nella consueta girandola di emozioni, ha la meglio in due partite di Peter Gojowczyk per la seconda volta in carriera (unico precedente in Davis vinto dal francese nel 2014 in tre set). A decidere l’esito della prima frazione è un break arrivato nel quarto gioco, che consente a Monfils di incamerare 6-3 il primo parziale. Sembra ci sia un unico padrone del campo, invece il tedesco ribalta tutto da 0-2 a 4-2 con Monfils bravo a reagire e a trovare il 4 pari. Decisivo quindi risulta il tie-break: il transalpino salva in maniera spettacolare un set point, Gojowczyk rimane incredulo e sbaglia i successivi due colpi, consentendo a Monfils di vincere il tie-break per 8 punti a 6 e di conseguenza il match.
Michele Trabace
Risultati:
[1] D. Thiem b. [Q] S. Tsitsipas 7-5 6-4
[WC] G. Monfils b. P. Gojowczyk 6-3 7-6(6)
G. Pella b. [Q] M. Basic 6-2 6-3
A. Rublev b. B. Coric 6-3 7-5
PUNE: ZERO SHOCK, SARANNO LE SEMIFINALI MIGLIORI
I quarti di finale del torneo indiano procedono a due velocità. Nella parte alta del tabellone Marin Cilic e Gilles Simon chiudono agevolmente i rispettivi impegni contro Pierre-Hugues Herbert e Ricardo Ojeda Lara, mentre gli incontri nella parte bassa sono decisi al terzo set. La testa di serie numero uno croata offre una prestazione quanto mai solida al servizio e supera un avversario non dotato delle armi necessarie a metterne il dubbio il successo, medesimo copione messo in scena da Simon. Dopo un 2017 quantomeno appannato, il francese sembra determinato a recuperare risultati e posizioni di classifica generale più consoni ai propri livelli; dopo il successo di ieri su Bautista Agut, unico dei primi quattro del seeding a non arrivare al venerdì, non è certo il qualificato spagnolo a poterne interrompere la corsa.
Nella parte bassa il primo semifinalista è Benoit Paire che supera Robin Haase al termine di tre set combattuti, rendendo merito alla wild card a lui elargita. Dopo aver confermato le incertezze dei turni precedenti con il servizio, breakkato per tre volte, nel parziale d’apertura, Haase recupera la parità quando il francese manifesta il consueto calo di rendimento. Al momento decisivo però è Paire che appare più centrato nei passaggi importanti, così è suo il break decisivo che spalanca le porte della semifinale contro Kevin Anderson. Questi conclude il proprio match in rimonta su Kukushkin, dopo le improvvise difficoltà manifestate nel momento topico del primo set (sul 5-4): recuperato lo svantaggio, Anderson prevale con facilità nel finale su un avversario che non sembra in grado neppure fisicamente di opporre una valida resistenza.
Negli incontri di domani, Cilic costituirà un consistente banco di prova per misurare le ambizioni di Simon (4-1 per il francese nei precedenti) mentre Andersona, al primo incontro con Paire, sembra godere dei favori del pronostico, per forma e continuità.
Pierluigi Maienza
Risultati:
[1] M. Cilic b. [8] P.H. Herbert 6-3 6-2
G. Simon b. [Q] R. Ojeda Lara 6-2 6-3
[4/WC] B. Paire b. [5] R. Haase 7-5 2-6 6-3
[2] K. Anderson b. [7] M. Kukushkin 6-7(3) 6-4 6-2