Non scherza Kaia Kanepi, ma Karolina Pliskova ne ha meno voglia di lei: la seconda testa di serie a Brisbane rimonta e troverà Svitolina in semifinale. L’ucraina ha approfittato del ritiro di Johanna Konta nel terzo set: un problema all’anca che potrebbe mettere in pericolo l’Australian Open. A Auckland non si è giocato causa pioggia: tutti i quarti di finale rinviati a venerdì (da noi lo start è alle 22 di oggi, giovedì).
HIP-HIP, SENZA HURRÀ
Sembra che in Gran Bretagna l’anca sia ormai un affare di Stato: dopo Murray, che giace in infermeria da mesi e ormai comunica un forfait dopo l’altro, anche Johanna Konta ha dovuto alzare bandiera bianca nel match di quarti di finale contro Elina Svitolina per via di un problema all’anca. Dopo aver dominato il primo set e perso di un’incollatura un combattutissimo secondo parziale – praticamente privo di occasioni di break: solo una, per Svitolina, in tutto il parziale – il fastidio è comparso nel terzo set e sul punteggio di 3-2 in favore dell’ucraina (ancora senza break), Johanna ha scelto di abbandonare incontro e torneo per non aggravare la situazione.
.@JoKonta91 is forced to retire. @ElinaSvitolina advances 1-6, 7-6(6), 3-2 Ret. to the @BrisbaneTennis Semifinals. pic.twitter.com/2Znwx6frcX
— wta (@WTA) January 4, 2018
La britannica aveva ricevuto un trattamento medico fuori dal campo, ma memore del travagliato finale di 2017 ha optato per una strategia conservativa. Meglio non rischiare, con l’Australian Open alle porte. Ma prima c’è il Premier di Sydney, città natale della tennista britannica, che scatterà il prossimo lunedì: Konta è campionessa in carica e sembra non avere intenzione di rinunciare. “Farò il possibile per scendere in campo a Sydney“, ha confermato la 26enne, che si è poi soffermata sulla natura del suo fastidio. “Ho cominciato a sentire dolore nella parte destra dell’anca dal secondo game del terzo set, non riuscivo a caricare al meglio con la gamba destra. Adesso la strategia migliore è l’attesa. La cosa più importante sarà sottopormi a un trattamento fisioterapico, dormirci su e vedere domani come vanno le cose“. Elina Svitolina ha fatto i complimenti alla sua avversaria per la prestazione e le ha augurato di rientrare presto in campo. Nel frattempo il suo status di pretendente al trono dell’Australian Open verrà testato nella semifinale contro Karolina Pliskova.
KANEPI FA SUDARE PLISKOVA
Per informazioni chiedere a Francesca Schiavone: com’è giocare contro Kaia Kanepi quando i colpi le stanno in campo? Dura, parecchio dura. All’US Open erano state sette le vittorie di fila della giocatrice estone a partire dalle qualificazioni, la prima nel tabellone principale proprio contro la nuova numero 1 italiana, a testimonianza di una forma ritrovata, assieme alla top 100 (lunedì Kanepi siederà alla posizione 89). Lo ha potuto provare sulla sua pelle anche la n.4 del mondo Karolina Pliskova, sott’acqua per un set abbondante e costretta a rispolverare tutto il suo arsenale per aver ragione della sua avversaria. Kanepi picchia forte in modo quasi indistinto, e il suo tennis ha avuto la meglio sin quando Karolina non è riuscita a spostarla tanto da evidenziarne i suoi limiti atletici. La chiave della rimonta è stata la capacità di ‘entrare’ in campo sul servizio dell’estone, ritrovatasi nel terzo set a subire risposte vincenti con buona regolarità. Passata l’inerzia nelle mani dell’ex numero 1 del mondo, il match ha cambiato faccia e padrona. A parità di botte da fondocampo, ha prevalso inevitabilmente la maggiore qualità di Pliskova.
Nell’altra semifinale si affronteranno la settima testa di serie Anastasija Sevastova e Aljaksandra Sasnovich. La lettone ha fatto a fette la scarsa resistenza di Aleksandra Krunic, sopravvissuta a Muguruza anche grazie al ritiro della spagnola. Di rimonta è passata invece Sasnovich, bielorussa dal tennis ragionato e piacevole. Non ha patito il gioco e gli atteggiamenti poco ortodossi di Alizè Cornet, rimediando con pazienza a un primo set con poche prime e troppe risposte approssimative. La rimonta è giunta naturale, conseguenza di un palleggio intelligente da cui la francese non ha saputo districarsi. La Bielorussa ha di che sperare per questo 2018, in attesa che si sbrogli la matassa-Azarenka: da una parte la debordante fisicità di Aryna Sabalenka, 19enne tutta da scoprire che oggi ha perso contro Simona Halep a Shenzhen, dall’altra i colpi leggeri ma ponderati di Aljaksrandra Sasnovich. La finale di Fed Cup della scorsa stagione non è stata affatto un caso.
Risultati:
A. Sasnovich b. A. Cornet 3-6 6-2 6-3
[7] A. Sevastova b. A. Krunic 6-2 6-4
[3] E. Svitolina b. [5] J. Konta 1-6 7-6(6) 3-2 RIT.
[2] Ka. Pliskova b. K. Kanepi 3-6 7-5 6-2