A. Kerber b. A. Barty 6-4 6-4
Angelique Kerber è tornata. L’ex numero 1 del mondo ha conquistato il suo undicesimo titolo in carriera ,vincendo la finale del WTA Premier di Sydney, e battendo l’australiana Ashleigh Barty (19 WTA) con un doppio 6-4. Una vittoria significativa per la tedesca che ritorna a sorridere e soprattutto ritrova quella fiducia che le permette di lasciarsi alle spalle un 2017 difficile, giocato al di sotto delle proprie aspettative e che dal numero 1 del mondo l’ha fatta precipitare alla posizione 22. Kerber è tornata a comandare il gioco, a fare la differenza con il dritto, e soprattutto ha recuperato quella rapidità di piedi e di gambe che le danno la possibilità di esaltarsi nella fase difensiva e coprire molto bene il campo. È una Kerber, adesso, consapevole dei propri mezzi e capace di alzare il livello del suo tennis nei momenti decisivi del match e che, soprattutto, ha riscoperto quella fiducia e quella grinta che, in tutto il 2017, le era mancata. Con nove vittorie all’attivo, se si sommano anche quelle della Hopman Cup, è la giocatrice imbattuta di questo inizio 2018. Con questo spirito, adesso, Angelique si prepara a dire la sua e ad essere tra le protagoniste dei prossimi Australian Open che, lunedì, prenderanno il via. Kerber a Syndey ha giocato un ottimo torneo battendo prima Lucie Safarova e Venus Williams, entrambe al terzo set, e dopo Cibulkova, Giorgi e, oggi, Barty.
La giovane australiana, sin dal primo punto, ha provato ad imporre il suo ritmo alla partita: ha spinto con il servizio e ha cercato di muovere il gioco forzando i colpi e trovando accelerazioni vincenti non appena ne ha avuto la possibilità. Le palle offerte da Barty sono state molto lavorate e in alcune occasioni, soprattutto nei primi game dell’incontro, hanno creato qualche difficoltà a Kerber. L’ex numero 1 del mondo, però, nonostante qualche momento di incertezza, è riuscita a venire fuori dalle difficoltà dimostrandosi solida al servizio e comandando lo scambio con il dritto. Punto dopo punto Kerber ha messo in campo la giusta concentrazione che, nel quinto gioco del set, le ha permesso di conquistare il primo break dell’incontro e di condurre nel punteggio. La numero 19 del mondo ha cercato di rimanere aggrappata al punteggio e non ha dato la possibilità a Kerber di prendere il largo nell’incontro con la tedesca che, sul 5-4, ha servito per chiudere il parziale. La nuova allieva di Wim Fissette non si è fatta sorprendere e, grazie alla solidità del servizio e ad un dritto molto incisivo, ha conquistato il parziale.
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Ad inizio secondo set Barty ha concesso subito il break ma ha reagito mettendo bene i piedi dentro il campo di gioco e dimostrandosi aggressiva. Kerber, perso per la prima volta il servizio nell’incontro, non si è scomposta. E se Barty ha forzato i colpi, Angelique, è tornata ad esaltarsi in difesa facendo giocare sempre un colpo in più all’avversaria. Nel settimo game Kerber ha alzato il livello del suo gioco: un rovescio vincente prima, un rovescio angolato giocato sulla riga che ha destabilizzato Barty dopo, e un errore di dritto dell’australiana sull’ennesima palla lavorata della tedesca hanno consegnato il break all’ex numero 1 del mondo. E se la numero 19 del mondo ha provato a reagire forzando i colpi, Kerber, non si è fatta intimorire e quando si è trovata a servire per chiudere il match ha tenuto la battuta a zero e alzato le mani al cielo chiudendo il match alla prima occasione.
L’ultima volta che Angelique Kerber aveva sollevato un trofeo era il mese di settembre del 2016: la tedesca conquistava il suo secondo slam in carriera a New York e festeggiava nel migliore dei modi la vetta del numero 1 del mondo. Da allora aveva disputato e perso solo due finali: una al Master WTA di Singapore e la sola finale giocata nel 2017 nel WTA International di Monterrey. La vittoria nel Premier di Sydney,adesso, le permetterà di rientrare in top 20 e salire fino alla posizione numero 16.
È stato un buon torneo anche quello disputato da Ashleigh Barty che ha confermato i progressi fatti nel 2017 e il ritorno ad alti livelli dopo la decisione prima di ritirarsi e poi rientrare nel 2016. Da lunedì tornerà ad eguagliare il suo best ranking di numero 17; per l’australiana è la terza finale persa in carriera a fronte di un solo titolo vinto.