H. Chung b. [14] N. Djokovic 7-6(4) 7-5 7-6(3) (Raffaello Esposito)
Hyeon Chung (58 ATP) batte Novak Djokovic (14 ATP) e il suo carisma, ultimo ricordo della passata grandezza. Prosegue la crescita impetuosa del tennista sudcoreano, sono passati cinque anni dalla finale juniores di Wimbledon contro Quinzi e lui si è trasformato nel cugino cattivo di Nishikori. Il solo precedente era stato giocato proprio qui due anni fa e aveva avuto ben poca storia, ma oggi Chung ha fatto vedere che per lui il tempo non passa invano.
Nole serve, vince i primi due punti del match poi scompare. Perde due volte il servizio con quattro doppi falli equamente distribuiti ma soprattutto non riesce a tenere lo scambio e stecca con frequenza. L’altro invece non si scompone, gioca vicino alla riga di fondo e si affida alle sue gran gambe per coprire il campo in un attimo. Ad un certo punto, su un dritto in contropiede neanche tanto potente, Djokovic ci mette un quarto d’ora a reagire. Chung vola 4-0 senza fare nulla di particolare perché il serbo commette una montagna di errori e non ottiene mai punti facili. Quando Chung manca una palla per il 5-1 qualcosa cambia sotto il cielo di Melbourne. Novak comincia a spingere meglio, rischia ma ottiene qualche punto rapido risalendo fino al 3-4 e alla fine riaggancia il rivale sul 5 pari. Chung si mangia un ghiotto 30-40 colpendo col telaio e si lascia trascinare al tie-break ma lo vince dimostrando freddezza e gran forza mentale. Ha saputo rimanere con la testa nel set e il primo a cedere è stato proprio Nole, che sbatte fuori nettamente due dritti e non risale più. Sette doppi falli per lui nel set, ai tempi belli non li commetteva in un intero torneo…
Match serrato e scambi lunghi sono troppo per il gomito di Nole che al cambio campo ha bisogno del fisioterapista. Purtroppo per lui Chung, dopo l’ordalia vincente contro Zverev, mostra durezza e cattiveria da vero campione. Non si lascia distrarre né mostra pietà per i problemi dell’avversario, migliora ancora la qualità del proprio gioco e scappa 3-0 nel secondo. Nel quinto gioco altri problemi per il serbo. Dopo un recupero in spaccata il suo grido di dolore risuona nell’arena, forse una fitta all’anca che già gli aveva dato problemi contro Ramos-Vinolas.
Ma Nole è uno che onora sempre il gioco e l’avversario, continua a dare battaglia come può cercando la rete per soffrire meno e in un certo modo il suo cambio di tattica scombussola l’avversario che perde il vantaggio. Ma appena il palleggio si prolunga oltre i tre scambi il serbo non riesce a reggere il ritmo forsennato di Chung. André Agassi in tribuna scuote la testa e forse un poco si rivede nel tennis del sudcoreano. Il ragazzino è duro come il diamante, tiene la battuta del 5-4 grazie anche ad un passante in spaccata che tempo fa apparteneva al serbo, il quale si issa al 40-30 ma poi cede di schianto con l’ottavo doppio fallo, un rovescio out e un dritto in rete. Irriconoscibile.
Fioccano le palle break nel terzo parziale ma i colpi di Chung continuano ad avere maggior pesantezza e penetrazione. Il sudcoreano rimane lucido nei momenti chiave, risale due volte da 0-30 sul proprio servizio e manca una palla per il 5-3. Nel tie break decisivo poi spara un passante in corsa fantascientifico prima di chiudere 7-3 e diventare il primo coreano (uomo o donna) capace di raggiungere i quarti di finale in uno Slam. L’ultima volta che Djokovic aveva perso una partita all’Australian Open senza vincere un set era il 2007. Nei tornei dello Slam sul duro era capitato invece allo US Open del 2009. In entrambi i casi a batterlo era stato un certo Roger Federer. E proprio con Federer all’orizzonte per la semifinale, Chung affronterà nei quarti lo statunitense Tennys Sandgren, che ha fatto onore al proprio nome sconfiggendo a sorpresa Dominic Thiem.
Risultati:
[2] R. Federer b. M. Fucsovics 6-4 7-6(3) 6-2
[19] T. Berdych b. [25] F. Fognini 6-1 6-4 6-4
T. Sandgren b. [5] D. Thiem 6-2 4-6 7-6(4) 6-7(7) 6-3
H. Chung b. [14] N. Djokovic 7-6(4) 7-5 7-6(3)
IL LIVESCORE DEL DAY 8
I TABELLONI COMPLETI: UOMINI – DONNE
Kerber sul cornicione, Keys e Halep dominano
Federer doma Fucsovics, 14esima volta ai quarti di finale
Berdych è ancora un campione. Out Fognini
Thiem sparisce. La grande impresa di Tennys Sandgren
È SUCCESSO NEL DAY 7
- Il resoconto completo
- Kyrgios ricorda Edmondson, Dimitrov da Slam. La sfortuna di Seppi e Fognini
- Il Bagel dei mezzi ottavi: l’urlo di Chung terrorizza anche l’Occidente
INTERVISTE