[2] R. Federer vs M. Fucsovics 6-4 7-6(3) 6-2 (da Melbourne, il nostro inviato)
Quando una trentina di anni fa erano state introdotte le sessioni serali agli Australian Open (copiando giustamente l’iniziativa presa con successo dagli US Open), i giocatori di punta venivano accuratamente ruotati dall’organizzazione affinché ognuno di loro “pagasse il dazio” di giocare sotto i riflettori solamente una volta. Oggi giorno, invece, con la presenza sempre più massiccia del “corporate entertainment” negli eventi tennistici, e soprattutto con lo spostamento delle partite conclusive in orari serali più comodi per spettatori e TV, capita sempre più spesso che la situazione si sia ribaltata, con le superstar programmate regolarmente di sera e solo occasionalmente durante le ore diurne. Questo ottavo di finale contro l’ungherese Marton Fucsovics (n.80 del ranking ATP) ha rappresentato “l’obolo diurno” per Roger Federer in questo torneo, e la situazione ha richiesto qualche aggiustamento durante i primi due set. Il suo avversario Fucsovics, oltre ad aver fornito una elegante alternativa giallo-nera fornita da Sergio Tacchini alle tante divise rosa della Nike viste negli ultimi giorni, è rimasto in linea di galleggiamento per quasi un’ora e mezzo, e si è affievolito solamente dopo aver perso il secondo set al tie-break, ma ha rappresentato sicuramente un test più che attendibile per il giocatore svizzero.
Un Federer non centratissimo inizia il match in “energy efficiency mode”: qualche scentrata di troppo con il rovescio, affondi di diritto che a volte mancano il bersaglio ed estemporanee discese a rete che non sempre sortiscono il risultato sperato. Sul 3-2 si trova 0-40 sul servizio dell’avversario, ma non riesce a concretizzare, anche perché Fucsovics è ben intenzionato a sfruttare il suo giorno al sole e dà fondo a tutto quel che ha. Una volée dietro la schiena dello svizzero da sola ripaga gli spettatori di almeno metà del biglietto che hanno pagato (anche se poi alla fine il punto lo fa l’ungherese) e sul 5-4 basta un minimo affondo perché Federer chiuda il set alla prima occasione disponibile dopo 37 minuti di gioco.
Fucsovics non ha molte armi per poter far male a Federer, per cui prova a variare parecchio direzione, rotazione e lunghezza dei colpi per trovarsi un’apertura. L’elvetico ha due palle break sul 2-1, ma le manca sbagliando due volée, una di rovescio piuttosto difficile ed una di diritto abbastanza semplice. Lo svizzero sembra non riuscire a trovare la maniera per rimuovere il limitatore di giri, e Fucsovics non si fa pregare per prendere l’iniziativa appena può. Un punto clamorosamente fortunato (condito anche con una buona dose di ingenuità dell’ungherese) manda Federer a due punti dal secondo set sul 5-4, ma Fuscovics mette a segno quattro punti consecutivi e rimane in linea di galleggiamento. Arriva anche un set point sul 6-5, ma vola via con un diritto oltre la linea di fondo. Al tie break però il n.2 del mondo gioca con grande attenzione, rimane sempre avanti nel punteggio e dal 3-3 mette a segno quattro punti consecutivi che siglano il parziale.
La partita finisce lì: Federer si decontrae, trova maggiore fluidità nei colpi da fondocampo e riesce finalmente a sbrogliare la matassa del servizio di Fucsovics, conquistando due break consecutivi. C’è tempo per un paio di demi-volée smorzate, un tifoso che dagli spalti grida “Do the SABR!”, ed in 2 ore ed un minuto viene confezionato il quarto di finale contro Tomas Berdych, quello che 12 mesi fa era stato un terzo turno siglato da un assolo di Federer e che questa volta invece potrebbe essere una faccenda molto più complicata.
L’AUDIO DI ROGER FEDERER (IN FRANCESE)
https://soundcloud.com/ubitennis/federer-francese-thomas-non-mi-batte-dal-2013-ma-lo-scorso-anno-ha-avuto-match-point
Risultati:
[2] R. Federer b. M. Fucsovics 6-4 7-6(3) 6-2
[19] T. Berdych b. [25] F. Fognini 6-1 6-4 6-4
T. Sandgren b. [5] D. Thiem 6-2 4-6 7-6(4) 6-7(7) 6-3
H. Chung b. [14] N. Djokovic 7-6(4) 7-5 7-6(3)
IL LIVESCORE DEL DAY 8
I TABELLONI COMPLETI: UOMINI – DONNE
Berdych è ancora un campione. Out Fognini
Kerber sul cornicione, Keys e Halep dominano
Chung è una macchina, Djokovic deve inchinarsi
Thiem sparisce. La grande impresa di Tennys Sandgren
È SUCCESSO NEL DAY 7
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INTERVISTE