I tornei minori in programma durante la seconda settimana di uno Slam spesso finiscono per avere un parco giocatori di tutto rispetto, per via della necessità di dare continuità alle proprie prestazioni che alcuni eliminati ‘di lusso’ possono avere. In campo maschile l’esempio classico è il Challenger di Irving, strategicamente piazzato tra Indian Wells e Miami. Nella seconda settimana dell’Australian Open coabita invece il combined di Newport Beach – Challenger da 150mila dollari e WTA 125K – che inaugura l’Oracle Challenger Series, un circuito istituito quest’anno che mette in palio quattro wild card (due maschili e due femminili) per il tabellone principale di Indian Wells. Il secondo appuntamento, sempre combined, vedrà i giocatori in campo proprio a Indian Wells a fine febbraio.
Del torneo maschile di Newport Beach abbiamo detto – Nishikori è stato eliminato all’esordio – mentre dal tabellone femminile non solo è scomparsa la prima testa di serie, Christina McHale, per mano della connazionale Jamie Loeb, ma è stata anche eliminata l’unica italiana iscritta. Si tratta di Francesca Schiavone (quarta favorita del seeding) che ha subito la rimonta della slovacca Anna Karolina Schmiedlova. Dopo aver vinto il primo parziale con il punteggio di 6-3, la milanese ha vinto appena tre game nei due set conclusivi. Nell’altro derby statunitense Gibbs ha prevalso su Boserup, mentre Ajla Tomljanovic (tds n.7) ha battuto Yanina Wickmayer. Fuori anche altre quattro teste di serie: Kenin (5), Townsend (3), Duque Marino (8) e la n.2 Riske. Quest’ultima mancherà il derby contro la giovan(issima) Amanda Anisimova, che da qualificata ha approfittato del ritiro di Irina Falconi dopo un set e mezzo.