Da diversi anni a questa parte, Eurosport in Italia è sinonimo di Grande Slam in televisione. Il canale paneuropeo presente da 10 anni con un prodotto dedicato sugli schermi italiani possiede i diritti esclusivi per trasmettere nella Penisola tre delle quattro prove del Grande Slam, ed in alcuni Paesi europei (tra cui Belgio, Bulgaria, Olanda, Romania, Russia e Svezia) ha acquistato anche il diritto di trasmettere il torneo di Wimbledon, completando così il poker dei tornei più prestigiosi.
Il canale del gruppo Discovery ha fatto le cose in grande per l’appuntamento degli Open d’Australia portando a Melbourne circa 100 persone per produrre più di 350 ore di diretta a livello europeo tra i canali televisivi e l’Eurosport Player, la piattaforma OTT (via internet) che consente agli appassionati di vedere tutti gli incontri collegandosi fino a 16 campi. Se il commento per Eurosport Italia viene fatto dagli studi di Cologno Monzese dalla squadra di telecronisti capitanata da Federico Ferrero e Jacopo Lo Monaco, i commentatori in lingua inglese, francese, tedesca e spagnola sono presenti on-site e possono contare su spalle tecniche di assoluto rilievo come Boris Becker, Henri Leconte, Mary Pierce, Concita Martinez e Pat Cash.
Punta di diamante della squadra di Eurosport è comunque John McEnroe, presente a Melbourne anche per l’americana ESPN, che ripropone in occasione di questo torneo la popolare striscia “The Commissioner of Tennis”, uno spazio quotidiano nel quale esprime il suo parere su alcune questioni di attualità nel mondo del tennis con la sua consueta irrispettosa irruenza.
In questo suo spazio esclusivo McEnroe ha la possibilità di spaziare su tutti gli argomenti e di dar sfogo al suoi numerosi talenti, tra cui anche quello di attore. “John è un attore straordinario – dice il regista del programma Jean-Christophe Labrunye, che insieme con Big Mac prepara i copioni dello spettacolo – impara tutte le battute a memoria, non usa mai il ‘gobbo’ ed una volta gli ho pure chiesto di piangere, lo scorso anno a Parigi, quando la puntata prevedeva che lui fosse triste per l’assenza di Roger Federer”. Lo studio di quest’anno rappresenta un vero e proprio “workshop” un angolo di lavoro nel quale si aggiustano le cose che non funzionano nel mondo del tennis. “L’idea era iniziata a Parigi nel 2015 – spiega Jean-Christophe – quando per la prima volta McEnroe era stato ingaggiato da un network europeo per il commento del Roland Garros. Poi nel 2017 abbiamo realizzato il programma anche durante gli Australian Open, anche se in quell’occasione l’ambientazione era quella di un bar, come se Mac fosse in vacanza. Quest’anno invece abbiamo voluto dare l’idea che c’è del lavoro da fare”.
Oltre all’ex n.1 americano, Eurosport ripropone come di consueto le analisi di altri ex-campioni come Mats Wilander, Barbara Schett ed Alex Corretja, oltre alla lavagna tecnica di Patrick Moratoglou, che nella sua rubrica “The Coach” ha utilizzato nuove tecnologie grafiche tridimensionali all’avanguardia per offrire una nuova esperienza visiva per il telespettatore.
Il Media Compound situato di fianco all’ingresso A dell’impianto, ovvero quello in prossimità della fermata del tram, ospita la regia centrale, le cabine di montaggio e gli studi televisivi per la produzione dei programmi quotidiani. A pochi metri dai prefabbricati del “compound” si trovano le scale che portano sulla terrazza dove vengono effettuati i collegamenti in diretta con lo sfondo della Rod Laver Arena.
Nel 2018, per la prima volta Eurosport ha trasmesso in diretta tutto il torneo di qualificazione e la cerimonia di sorteggio, oltre ad aver fornito la copertura per i tornei di preparazione di Brisbane e Sydney e della Hopman Cup di Perth.