E’ mattina quando la famelica tigre siberiana Shama esce a caccia di sugarpolli onde placare la sua insaziabile fame. Ma, inaspettato sbuca dal nulla Kerbero, potente ed agile cane a tre teste: la fiera schiuma rabbia e si avventa urlando sul molosso che, per nulla intimorito, la schiva e la colpisce ferendola a morte. Kerbero però prevale a caro prezzo: ben sei timpani perforati! Intanto Djovak, consumato frugale pasto nella locanda Al Magro a base di mozzarella in carrozza e in battuta, annienta il villano Bramosvignar che, tenendo fede al proprio nome, si da alla fuga alla sola vista del filiforme negromante; anche Zverecondo, detto Battenoce, resta stritolato dal subdolo Coreano, serpente a sonagli dalle spire ad occhiali tanto letali quanto veloci. Tutto mira il Cavaliere Uncinato che, reso innocuo il nano Swartz, vede profilarsi la sagoma di Cilicio, imperscrutabile monaco trappista e, più lontano, quella di Grigor mago e gran maestro illusionista. Questi, preparata pozione a base di tuberi fritti, doma al culmine di strenua lotta Nicolik, saltimbanco di dubbia onorabilità che ama aggirarsi per le quattro terre con un canestro ed un grosso cocomero color arancio con cui si esibisce in mirabolanti giochi. Cala la sera e torna la pace in quelle terre insanguinate, riposano gli eroi nelle case e le fiere nelle tane; solo la Seppia gigante resta, immobile, sulla bianca spiaggia ormai deserta: ha perso la sua battaglia ma, serena, accetta quella fine conscia di aver lottato con dedizione, onore e dignità…