dal nostro inviato a Montpellier
Lucas Pouille è il vincitore dell’ottava edizione dell’Open Sud de France. Il numer0 17 delle classifiche mondiali ha sconfitto in finale Richard Gasquet, che fallisce l’occasione di un poker alla sesta finale consecutiva qui a Montpellier. Pouille solleva il quinto trofeo in carriera e guadagna una posizione in classifica, scavalcando Tomas Berdych al sedicesimo posto.
L’INCONTRO
La bella settimana di Richard Gasquet nel suo giardino preferito aveva distolto un po’ l’attenzione da alcuni suoi cronici difetti, su tutti la tenuta atletica e un pizzico di ‘morbidezza’ nell’approccio alle partite più importanti. La finale persa – quindicesima sconfitta in carriera – riporta il 31enne di Béziers a contatto con ognuno dei suoi limiti, e promuove un avversario che neanche 24 ore prima aveva anima e corpo sul cornicione, prima che l’infortunio di Tsonga lo riportasse in vita. Ieri in conferenza Richard si era smarcato dalla domanda sulla possibilità che un derby valido per il titolo potesse influenzarlo, positivamente o negativamente: ‘È una partita come le altre, siamo grandi amici ma farò di tutto per vincere‘. Non è sembrato del tutto vero, poiché Richard è sceso in campo con meno convinzione rispetto ai giorni scorsi. E forse non si aspettava un Pouille così centrato.
I primi cinque game seguono i servizi e sono scanditi dal rumore – a dire il vero abbastanza irritante, ma non ditelo agli organizzatori che li hanno distribuiti con tanta solerzia – di alcuni arnesi a fini percussivi, simili a dei ventagli, con i quali il pubblico era chiamato a far sentire la sua presenza. L’applausometro dice Gasquet, i cori dicono Gasquet, ma il campo comincia timidamente a dire Pouille. Lucas si guadagna due palle break sul 3-2, ma Richard è bravo a servire due prime vincenti. Quindi una manciata di game abbastanza regolari, con Pouille che ha decisamente registrato il servizio rispetto alla sfida di ieri e spinge con intelligenza da ambo i lati del campo. Non prende rischi eccessivi, difatti i vincenti non fioccano – si segnala uno splendido pallonetto liftato a inizio partita, di rovescio – ma sono frequenti gli errori provocati di Gasquet, che in corsa laterale fatica soprattutto con il dritto. Il leggero vantaggio di Pouille, che sembrava solo ipotetico fino al tie-break, diventa effettivo dal momento in cui toglie due volte il servizio a Gasquet nel gioco decisivo. È il dritto del tre volte campione qui a Montpellier ad andare ancora fuori giri, Pouille è invece implacabile e chiude al primo set point.
La tranquillità dura per Gasquet un solo game in meno nel secondo parziale. Il primo pericolososissimo 0-40 si materializza già nel quinto game, ed è un rovescio incrociato impreciso (dopo due buoni attacchi) a regalare a Pouille l’abbrivio decisivo per aggiudicarsi il torneo. Prima dell’ultimo game il massimo stress a cui deve sottostare Pouille è un 30-30; sul 5-4 invece il pubblico torna a rumoreggiare dopo i primi due match point falliti dal biondo – francese sì, ma nato a diversi chilometri da qui – e riesce a procurargli una piccola smorfia quando il punteggio diventa 40-40. Il margine è minimo, il set – e l’incontro – potrebbero riaprirsi se Gasquet riuscisse a infilare la zampa in quel minimo spiraglio aperto dal suo avversario. Non succede. È ancora il servizio, prima di un bellissimo diritto inside-in vincente a spegnere ogni allarme per Pouille e consegnargli il trofeo, che finisce nelle sue mani pochi minuti dopo.
Le nouveau champion de l'@OpenSuddeFrance: c'est @la_pouille! #OSDF18 pic.twitter.com/5xXvmeSNug
— Alessandro Stella (@al_urker) February 11, 2018
Una finale non bellissima, a dire il vero. Qualche buona esecuzione ma anche la sensazione che il clima estremamente gioviale, quasi festivo – chiunque avesse vinto sarebbe andato bene tanto al pubblico quanto agli organizzatori, stante una naturale predilezione generale per Gasquet – ne abbia un po’ frenato gli slanci agonistici. Gasquet si è trovato di fronte un Pouille che forse non si aspettava e non è riuscito – o non ha trovato adeguate motivazioni – a trasformare una contesa un po’ monca in una finale vibrante, come una buona settimana di tennis avrebbe meritato.
Risultati:
[2] L. Pouille b. [5] R. Gasquet 7-6(2) 6-4