CIRCOLI IN VISTA: la voce dei Circoli su Ubitennis
Sporting Club Selva Alta: verde e tennis alle porte di Vigevano
TC Vomero: 110 anni di grande tennis
Il Club Meridiana di Modena, un’oasi di cultura e sport
TC Sinalunga, ripartire dai giovani con impegno e passione
Quanta Club, un’oasi di sport a Milano focalizzata sull’agonismo
CT Vicenza, dove si vive e respira la vera “aria da club”
TC Faenza, il sogno in A1 continua
Virtus Tennis Bologna, quasi 100 anni di storia con un occhio al futuro
TC Pistoia: terza presenza in Serie A1 col sorriso e la voglia di far bene
Due Ponti Sporting Club, polisportiva all’avanguardia protagonista in A1
Next Gen ATP Finals: Sporting Milano 3, teatro del sogno
TC Genova 1893: avanti sui giovani, a piccoli passi
TC Palermo 2: esordio in Serie A1 puntando sui giovani
CT Maglie, entusiasmo e spirito di squadra per competere in A1
TC Schio: in Serie A1 con attenzione ai giovani e voglia d’agonismo
CT Palermo: in Serie A1 puntando sui talenti siciliani
C.T.D. Massa Lombarda: passione romagnola e sogni di grande tennis
TC Sinalunga al terzo anno in A1, un “miracolo” di buona gestione
L’Ata Battisti torna in Serie A1: obiettivo salvezza e giovani
TC Marfisa: un gioiello nel cuore di Ferrara
Circolo della Stampa Sporting Torino, molto più che un Club
Circolo Tennis Gaeta: con Galimberti per pensare in grande
Junior Tennis Club Perugia: c’è aria di Fed Cup
TC Prato: dove Federer e gli altri hanno cominciato
CT Francavilla al Mare: si scaldano i motori in attesa del Challenger
Tennis Club Bisenzio: nel cuore della città
CT Ceriano: intervista al presidente Rocco Severino
TC Sinalunga: la favola continua
Serie A1: AVIVA al fianco del Tennis Park Genova con Fabio Fognini
Associazione Motonautica Pavia: nel cuore della città
Associazione Motonautica Pavia: quando i sogni diventano realtà
La favola del TC Sinalunga
Dott. Drago, per presentare ai lettori di Ubitennis.com il Country Club Cuneo, può raccontarci brevemente i tratti salienti della storia del club?
Il Country è un club di tennis che nasce nel 1968, compie quest’anno 50 anni di attività. Nasce come prosecuzione dell’antico Tennis Cuneo, lo storico circolo cittadino che sorgeva in uno dei viali centrali della città. A causa dello sviluppo edilizio di quegli anni, il Circolo venne “sfrattato” dalla sua sede storica, per cui il dott. Gianni Meinardi, che era uno dei soci storici del club nonché presidente di una banca privata locale, radunò una serie di appassionati di tennis, e fu deciso di costruire un nuovo club, l’attuale Country. Si scelse una bella area verde, nell’immediata vicinanza del centro cittadino sulla sponda del fiume Gesso, in pratica nell’attuale parco fluviale, quindi una zona straordinariamente favorevole dal punto di vista ambientale. Da lì è partita la nostra storia.
Come è strutturato oggi il club?
Ospitiamo 9 campi in terra rossa scoperti, 3 campi in terra coperti permanentemente ed un campo in sintetico con copertura pressostatica. Completano il club la piscina, un campo da calcio, palestra, sauna, una bella club house con ottimo ristorante, aperto quest’ultimo anche ai non soci del circolo. Una figura molto importante del nostro club è stato Paolo Montevecchi, che fu giocatore di prima categoria e poi ha insegnato da noi per moltissimi anni, formando giocatori di livello come ad esempio Marco Ferrari, che vinse la coppa Lambertenghi. Fu un periodo importante perché il club era il vero punto di riferimento tennistico di tutto il cuneese, con tutti i migliori giovani che venivano da noi a crescere. Oggi anche i club in provincia sono cresciuti e si sono dotati di strutture, quindi il Country è tornato ad essere un circolo frequentato soprattutto dai cuneesi.
L’insegnamento resta l’attività primaria del Country Club Cuneo?
Sì, siamo certificati dalla FIT come una scuola di ottimo livello, con quattro maestri (Bovone, Durando, Ponzio, Clerico) ed altri collaboratori. Puntiamo molto sui corsi per ragazzi, ma vanno molto bene anche quelli dedicati agli adulti; abbiamo raggiunto ottimi numeri se rapportati alle dimensioni cittadine, con quasi 200 allievi tra adulti e ragazzi.
Il vostro club è sempre stato molto attivo a livello di organizzazione di tornei, anche importanti.
Assolutamente, siamo sempre stati protagonisti in questo ambito. In passato (dal 1979 al 1981) organizzavamo un torneo internazionale a cui presero parte Panatta, Barazzutti e Zugarelli tra gli altri. Abbiamo organizzato delle tappe del circuito giovanile Nike, e soprattutto la finale della World Youth Cup, campionato mondiale giovanile a squadre che vide in campo futuri campioni come Courier, Ferrer, Robredo. Molto importante poi il torneo internazionale femminile, che si disputò sui nostri campi dal 1999 al 2011. Un evento che arrivò ad un montepremi da 100000$ e che vide in campo grandi tenniste, che hanno poi toccato i vertici del tennis mondiale: Flavia Pennetta (vinse nel 2004), Sara Errani, Tathiana Garbin, Karin Knapp, Camila Giorgi tra le azzurre, e Simona Halep, Jelena Dokic, Alize Cornet, Miriana Lucic e Dominika Cibulkova tra la straniere. Le ragazze passarono da noi nella loro fase di crescita, lasciando un ottimo ricordo in tutti gli appassionati. Poi ci siamo fermati alcuni anni, per colpa della crisi economica generale.
L’anno scorso avete organizzato di nuovo due tornei Futures, ripeterete l’esperienza anche quest’anno?
Dopo quel bel periodo abbiamo trascorso un momento di assestamento, in cui avevamo comunque un evento Open ed abbiamo ospitato la finale nazionale del Campionato femminile a squadre under 14. L’anno scorso ci siamo riaffacciati al tennis internazionale, organizzando nella seconda metà di agosto due eventi: un torneo ITF maschile ed uno femminile da 15.000$, uno dietro l’altro. Due settimane di buon tennis che, nonostante il momento dell’anno dedicato alle classiche ferie estive, hanno riscosso un buon successo a livello di pubblico ed interesse. L’idea è ripetere anche nel 2018 questa esperienza, cercando di migliorare il livello dei tornei dal punto di vista tecnico. Un altro evento curioso che abbiamo organizzato nel 2017 è stato la fase finale del torneo nazionale della Associazione Italiana Avvocati Tennisti (AIAT). Il torneo ha raccolto un buon successo, con squadre che sono arrivate da Palermo, Roma, da tutta Italia insomma, e c’è stata soddisfazione da parte di tutti sia per come li abbiamo accolti nel club ed anche per come hanno vissuto il soggiorno in città.
Quanti soci conta attualmente il Country Club e quanto costa la quota annuale?
Attualmente la compagine sociale è composta da oltre 400 soci, calcolando anche 120 soci studenti, che hanno ovviamente delle condizioni particolari. La quota di frequenza varia a seconda del tipo di utilizzo delle strutture scelte dal socio stesso. Se si vuole usufruire del pacchetto completo (tennis e tutto il resto che offriamo) la quota è di 1200 euro annuali; quando invece il socio decide di limitarsi solo al tennis, o la piscina, ecc, allora il costo va a scendere. Idem quando il socio ha un coniuge, quest’ultimo paga la metà. Puntiamo molto a coinvolgere le famiglie, da noi trovano un ambiente tranquillo, sicuro, pulito, ideale per rilassarsi e fare sport, anche per i giovani; per il futuro, puntiamo ad acquisire nuovi soci nella fascia dai 28 ai 38 anni, con quote promozionali di assoluto favore.
Siete attivi anche nelle attività a squadre, con la punta di diamante della A2 femminile.
Sì, la squadra è allenata e diretta dal maestro Bovone, coadiuvato dalla maestra Nicole Clerico (atleta “di casa”, ed ex 400 al mondo) e dall’istr. Matteo Costa, ed è composta quasi esclusivamente da atlete di casa nostra. La filosofia è di portare in campo squadre frutto del nostro lavoro tecnico, perché per una realtà piccola come la nostra non ha senso allestire squadre con giocatori e giocatrici che vengono da fuori, avulse dal club. Credo sia importante lavorare bene dal punto di vista tecnico sul materiale interno di cui disponiamo e gratificare gli atleti partecipando ai vari campionati.
Marco Mazzoni