da Rotterdam, il nostro inviato
Non c’è verso di trovare altri motivi di interesse. Roger Federer e la sua rincorsa al numero uno, che potrebbe concretizzarsi qui a Rotterdam tra pochi giorni, tiene banco in qualsiasi circostanza. Anche durante le conferenze stampa di altri giocatori. Ne ha parlato Grigor Dimitrov, che però ha risposto con estrema intelligenza: “Non voglio essere irrispettoso nei confronti della domanda, non voglio sembrare maleducato. Ma non credo abbia più molto senso parlarne. Tutto quello che hanno fatto Roger, Rafa, Andy, Novak, li pone su un piano diverso, una sorta di campionato a parte. Potremmo parlarne solo se ci avvicinassimo a quei risultati, altrimenti non ha senso”.
E sebbene sia vero che titoli e attenzione siano tutti su Federer, Grisha non se ne preoccupa: “Non devo dimostrare più niente a nessuno, e non mi interessa se nessuno parla di me. Adesso la sfida è con me stesso, dimostrare di essere un top player. La vittoria alle Finals e il numero 3 del mondo sono state ciliegina sulla torta, ma non smetto di lavorare per migliorare e convincermi di poter fare meglio”.
Dimitrov è nato e cresciuto nel mito di Federer, tanto da arrivare ad adottarne i movimenti in campo e guadagnarsi lo scomodissimo nomignolo di Baby Fed. La vittoria alle Finals dello scorso anno sembra finalmente averlo aiutato a scrollarsi di dosso la pesante etichetta, ma l’ammirazione e la stima per Roger sono senz’altro immutate: “Non ci sono più concetti o parole per descrivere quello che sta facendo. Ogni volta sorprende, ogni volta raggiunge vette che sembravano impossibili. Il numero 1? Se dovesse arrivarci, sarà un record che non credo verrà mai più battuto“.
Federer è in corsa per diventare il numero uno più vecchio di sempre a 36 anni, scavalcando Agassi che ci arrivò a 33 nel 2003. Per farlo gli basterà raggiungere la semifinale. Eventualmente, potrebbe incontrare Dimitrov soltanto in finale, Zverev e Berdych permettendo. L’ultimo confronto tra allievo e maestro risale agli ottavi di Wimbledon della scorsa stagione, che Federer vinse in tre set sulla strada per il suo ottavo trionfo a Londra. Il bilancio tra i due è di 6-0.