Di tempo in campo dice di averne passato eccome, ore ed ore, per mesi. Ben prima dell’annuncio del suo rientro, Eurosport France aveva già captato qualcosa, sostenendo che superati i test fisici e ottenuta l’idoneità, Marion avrebbe comunicato al mondo il suo rientro alle gare. Lei non l’aveva presa benissimo, smentendo tutto in un amen, con una telefonata. Solo cautele, seppur ovvie. La notizia c’era e a sconfessarsi pubblicamente era stata la stessa Bartoli due mesi più tardi, quando attraverso i suoi canali social, con un campo da tennis alle spalle, aveva lanciato un breve video-messaggio: “I’m coming back this year on the professional tour”.
Il rientro è divenuto ufficiale solo oggi. Ad annunciarlo non è la ex numero uno francese, ma l’account Twitter dell’Abierto GNP Seguros, uno dei due WTA in terra messicana, a pochi chilometri dalla quasi omonima Monterey (California): “Marion Bartoli, primera campeona del #AbiertoGNPSeguros recibe wildcard para confirmar su asistencia al torneo!“. Non sarà, o meglio non dovrebbe essere Miami la tappa numero uno del rientro della campionessa dei Championships del 2013. La seconda carriera della prima vera quadrumane della storia del tennis ripartirà dai campi di Monterrey, nel Messico nord-orientale.
Chi le sta accanto sostiene che Marion stia programmando il suo rientro in maniera maniacale. Nel 2016, durante un viaggio in Asia, aveva contratto un raro e sconosciuto virus che l’aveva portata a perdere più di 30 chili. Incapace di mangiare, era stata ricoverata in una clinica specializzata in Italia, il Palace Merano. Una degenza lunga e difficile, documentata con video e foto che lei stessa postava di tanto in tanto sui suoi social. Ne è uscita ancora più forte Marion, che anche fuori dal campo ha dimostrato di essere una campionessa di perseveranza. Buona fortuna Mademoiselle Bartoli, faremo tutti il tifo per te.