Vincitore di un torneo nel tabellone del quale era entrato grazie a una wild card: non sarà Goran Ivanisevic a Wimbledon, ma quello di Frances Tiafoe a Delray Beach è comunque un percorso di tutto rispetto. Più ancora dei 250 punti che gli valgono un decisivo avvicinamento al suo best ranking di numero 60 – lo statunitense è salito alla posizione 61 – sono le vittorie contro del Potro, Chung (con tanto di sospensione per pioggia) e Shapovalov nei tre turni precedenti alla finale a consegnargli un passaporto di fiducia per il futuro. Lo statunitense non solo è il primo della classe ’98 a vincere un titolo, diventa anche il ‘titolato’ più giovane in attività rubando lo scettro a Sascha Zverev. Tra gli statunitensi l’ultimo a conquistare un alloro così giovane fu Andy Roddick, che ancora 19enne si impose a Houston nel 2002.
Frances #Tiafoe is the first player born in 1998 to win an #Atp title (#DelrayBeach ) pic.twitter.com/F4HNVo0UWs
— Luca Brancher (@LucaBeck) February 25, 2018
[WC] F. Tiafoe b. P. Gojowczyk 6-1 6-4
Sotto il sole della Florida, Frances Tiafoe supera Peter Gojowczyk con il punteggio di 6-1 6-4 in poco più di un’ora, in un match condizionato dal forte vento. Il tedesco veniva da otto vittorie consecutive su tennisti a stelle e strisce in tornei ATP, quattordici a tutti i livelli. L’ultimo statunitense a batterlo era stato proprio Frances Tiafoe al Challenger di Winnetka nel 2016. Tiafoe è la seconda wild card a disputare la finale in questo torneo; il primo era stato il belga Xavier Malisse nel 1999, ma a differenza di Tiafoe si era dovuto arrendere a Lleyton Hewitt.
Il primo set è senza storia: i troppi errori di Gojowczyk e le pochissime prime messe in campo aprono un’autostrada a Tiafoe. Il primo allungo arriva già al secondo game grazie a un rovescio del tedesco spedito fuori sulla seconda palla break concessa. Un doppio fallo dello statunitense potrebbe far rientrare nel set immediatamente Gojowczyk, ma Tiafoe si salva con uno dei numerosi ace (saranno 13 a fine match). Il tedesco non mostra alcun segno di risveglio e con una risposta di rovescio lungolinea vincente Frances scappa sul 4-0. Sotto 0-5, il tennista teutonico chiama il fisioterapista per farsi fasciare la coscia sinistra. L’infortunio dell’avversario non condiziona Tiafoe, che dopo il primo game vinto da Gojowczyk, si procura due set point, convertendo il primo grazie ad una risposta dell’avversario finita fuori.
Dopo un primo set avaro di emozioni, durante la pausa, entrano in scena alcune ballerine ad intrattenere un pubblico non particolarmente partecipe. Il secondo parziale sembra più equilibrato. Un rovescio tagliato di Tiafoe che si spegne sulla rete nel secondo game offre al tedesco la possibilità di allungare, il quale però non sfrutta, non approfittando neanche dei momentanei problemi al servizio del suo avversario che commette due doppi falli. Sono invece una risposta profonda di Tiafoe e l’ennesimo errore di rovescio di Gojowczyk a sancire il primo allungo del set, in favore – ovviamente – dello statunitense. Tiafoe non ha però registrato il servizio e continua a commettere doppi falli, tanto da concedere al tedesco tre palle del contro-break; cancella le prime due, ma sulla terza il suo passante di dritto incrociato esce di un soffio ed ecco che Gojowczyk riesce a strappare per la prima volta nel match il servizio a Tiafoe. Adesso il tennista di Monaco è più intraprendente, ma continua ad essere troppo falloso e subito cede il beneficio appena guadagnato. Rientra in campo il fisioterapista per un breve consulto, insieme al medico che somministra un medicinale al tedesco. Frances torna a servire bene e in pochi minuti si arriva al 5-4 e servizio per lo statunitense: il ventenne mostra tutta la sua personalità mettendo a segno un ace per procurarsi tre match point, poi un altro, questa volta di seconda, per chiudere un incontro mai veramente in discussione.
Quasi in lacrime ed incredulo, corre a festeggiare con il suo team prima di ricevere il suo primo, meritatissimo, trofeo. Prova molto positiva offerta da Frances, che si contrappone a quella francamente insufficiente di Peter, in difficoltà al servizio, con i colpi da fondo campo e incapace di variare il gioco seppur (parzialmente) giustificato da una condizione fisica imperfetta. Con il risultato di oggi Tiafoe salirà in classifica al numero 61, a un passo dal suo best ranking (n. 60). Gojowczyk invece ritoccherà nettamente il suo best ranking (anche lui era stato al massimo numero 60), fermandosi alle porte dei top 50.