WTA Charleston (Premier, 2 aprile- 8 aprile / har-tru)
Quante saranno le top ten in campo nella Carolina del Sud ce lo diranno i Mandatory di Indian Wells e Miami. Certamente a Charleston l’organizzazione potrà ritenersi soddisfatta: anche quest’anno il parco giocatrici è di gran lunga superiore alla media dei tornei di livello Premier, sintomo di un gradimento sempre molto alto da parte delle giocatrici, manifestato spesse volte nelle chiacchierate con gli addetti ai lavori. Mancano le vere top, ma le cinque wild card ancora vacanti attendono un paio di grossi nomi. C’è la campionessa in carica Daria Kasatkina; non c’è la runner up Aljiona Ostapenko. Sei le statunitensi (so far); una sola italiana, Camila Giorgi, l’unica in grado di accedervi per classifica. Se sarà o meno della partita lo scopriremo probabilmente tra qualche giorno: un forfait a Miami potrebbe voler dire niente trasferta USA.
WTA Monterrey (International, 2 aprile – 8 aprile / cemento)
A Monterrey c’è una sola favorita e si chiama Anastasja Pavlyuchenkova. In nove edizioni dell’open messicano, la russa ha sollevato il trofeo ben quattro volte, l’ultima lo scorso anno in finale con Angelique Kerber. Non dovrebbe (non qui) spaventarla la presenza di Garbine Muguruza, che salvo tour de force tra California e Florida, arriverà in Messico per rompere l’incantesimo di Anastasja. Dietro tante buone giocatrici, da Rybarikova a Tsurenko, sempre pericolosa sulle superfici dure; Babos e l’eterna rientrante Lisicki. Un invito già recapitato: è quello per Marion Bartoli.