Non è affatto banale per gli adolescenti gestire in parallelo gli impegni scolastici e gli impegni sportivi. Zeynep Sonmez, 15 anni, è una ragazza turca che si sta affacciando sul mondo del tennis professionistico, uno dei tantissimi casi di giovani che dividono i loro pomeriggi tra libri e campo da gioco. Come ha reso noto l’ITF in una nota, mentre lo scorso ottobre disputava un torneo a Istanbul, è stata sottoposta a un test antidoping, che è risultato positivo in seguito alle analisi della WADA. La Federazione ha quindi optato per una squalifica di un anno. Entrando più nel dettaglio, il test delle urine ha rivelato la presenza di una sostanza proibita, il Modafinil, uno stimolante che tiene attiva la mente e migliora le abilità cognitive al momento dell’assunzione, in casi di elevata stanchezza o forte sonnolenza.
Zeynep ha dovuto quindi fornire informazioni ed esplicazioni dettagliate. Il suo programma di allenamenti la impegna per cinque o sei ore al giorno, motivo per cui è costretta a studiare la notte per poter sostenere le verifiche a scuola. Rimanere sempre attivi mentalmente risulta spesso un’impresa per la ragazza turca, per quanto sia di fondamentale importanza per raggiungere gli obiettivi giornalieri. Si è rivolta quindi a uno specialista in psichiatria adolescenziale, consigliato dal medico di famiglia (nel maggio 2017), che le ha diagnosticato una forma di narcolessia, prescrivendole quindi il Modiwake (il Modafinil turco) per periodi di maggior fatica fisica e mentale. Zeynep ha precisato che ha assunto il medicinale solo per migliorare la sua condizione mentale e poter studiare in modo più proficuo, non sapendo nemmeno che fosse nella lista nera della WADA.
Sonmez è stata sospesa per dodici mesi dalla Federazione, ammettendo comunque di aver fatto uso del farmaco in questione. Poiché non ha assunto volontariamente una sostanza con l’obiettivo di migliorare la prestazione atletica, i quattro anni di squalifica, come da protocollo, sono stati ridotti prima a due e poi hanno subito un ulteriore scomputo del 50% per motivi disparati; sia perché ha dapprima consultato un dottore e non ha quindi assunto il medicinale affidandosi a una persona non qualificata, sia per la sua verde età e la sua inesperienza, motivi per cui non era in possesso di informazioni sufficienti in termini di anti-doping. La 15enne turca potrà tornare a competere il 23 ottobre 2018, a un anno esatto dal test incriminante.