“Per la prima volta quest’anno incominceremo a giocare le partite degli Internazionali in Piazza del Popolo. Gli incontri delle pre-qualificazioni verranno disputati dalle 11 del mattino fino a tarda sera nella piazza che più di ogni altra rappresenta la porta di accesso alla Capitale”. Queste erano state le entusiaste parole del presidente della Federtennis Angelo Binaghi, in sede di presentazione della prossima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Questa iniziativa che, nelle intenzioni dell’organizzazione, doveva essere un servizio gradito agli appassionati, ha incontrato però moltissime resistenze da parte soprattutto delle associazioni dei consumatori, in particolare Codacons e Aduc. “L’idea di trasformare Piazza del Popolo in un campo da tennis è talmente aberrante e fuori da ogni logica che se il Comune permetterà questo scempio sarà denunciato alle autorità competenti per danno al patrimonio artistico e culturale della Capitale“, ha affermato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
Ad ogni modo, il campo a Piazza del Popolo non è una novità assoluta. Già da un paio d’anni infatti era abitudine allestirvi un rettangolo di gioco, ma era prevalentemente dedicato a iniziative che coinvolgessero i bambini, affiancati da qualche nome importante del tennis mondiale. Anche allora c’erano state tiepide reazioni di disapprovazione da parte del Codacons, ma niente in confronto alla tempesta che si è scatenata in questi giorni.“Diffidiamo il sindaco Virginia Raggi a non fornire alcuna autorizzazione per l’utilizzo di Piazza del Popolo come campo da tennis per le pre-qualificazioni degli Internazionali di Roma”, ha concluso con durezza Carlo Rienzi. “Stiamo parlando di una piazza storica che rientra nel patrimonio culturale e artistico di Roma e dell’Italia intera, e che non può in nessun caso prostituirsi a fini commerciali o sportivi trasformandosi in un campo da gioco. Se ciò dovesse accadere, si concretizzerebbe un danno per la città e per migliaia di turisti privati per giorni di un luogo simbolo della bellezza romana, e una forma di deturpazione di un bene storico tutelato dalle norme vigenti. Per tale motivo, se l’Amministrazione concederà le autorizzazioni richieste, sarà inevitabile procedere legalmente contro il Comune per i danni prodotti“.
A rincarare ulteriormente la dose, è arrivato un comunicato dell’Aduc dai toni particolarmente accesi: “Abbiamo combattuto decenni per far togliere il parcheggio delle auto in piazza del Popolo. È bastata la decisione della sindaca Raggi di autorizzare gli Internazionali di tennis per far ripiombare questa storica piazza nel buio culturale del passato. D’altronde questo fa il paio con le corse automobilistiche che si svolgeranno all’Eur. Sono luoghi adatti? No. Evidentemente, la sindaca ha bisogno dei circenses per far dimenticare il disastro della sua amministrazione, si impegni, invece, a tener pulita la città, a far funzionare i mezzi pubblici e a sistemare le strade ridotte a colabrodo“. Se a queste dure parole, seguiranno effettivamente delle azioni legali lo sapremo solo nei prossimi giorni. Quel che è certo è che le cose per il torneo non sembrano essere iniziate con il piede giusto. Sia in campo che fuori, la situazione del tennis italiano non fa che complicarsi.