La giornata dedicata ai quarti, con cinque statunitensi ancora in gara, non comincia offrendo le condizioni ideali per il tennis, con raffiche di vento oltre i 40 km/h, ma almeno la pioggia non riesce a essere protagonista come a Marrakech, Lugano e Bogotà, provocando solo una brevissima interruzione durante i due derby a stelle e strisce. Tra gli otto giocatori impegnati, c’è chi va a caccia di pietre miliari e chi cerca di raddrizzare una stagione iniziata male.
PELLA CEDE ALLA BELLA – Dopo aver eliminato il n. 2 del seeding Sam Querrey, Guido Pella si ferma a un turno di servizio dalla vittoria e Tennys Sandgren può raggiungere la sua prima semifinale a livello ATP. Si comincia con qualche bel punto che potrebbe essere d’auspicio per un match migliore di quanto si sia disposti ad ammettere, soprattutto quando Sandgren scava fuori dalla sabbia un mezza volata che muore poco al di là delle rete a cui, tuttavia, fa subito seguire un paio di grandi bruttezze che riportano tutti alla realtà. Allo statunitense sono fatali i quattro errori al settimo gioco e Guido conferma il vantaggio sfoderando anch’egli una demi-volé spettacolare. Nel secondo parziale, il servizio slice di Pella continua a creare problemi alla risposta di Tennys confermando la maggiore rapidità della terra battuta marrone rispetto a quella rossa. Solo la paura della sesta semifinale in carriera può fermare il ventisettenne di Bahia Blanca: sarà per quello che Sandgren sbaglia due comodi dritti mandando l’avversario a servire per il match sul 5-4? Probabilmente no, ma Pella perde i successivi quattro game e fa anche peggio nella seconda parte del terzo set, con Sandgren che si prende l’incontro recuperando dall’1-3 senza più concedere giochi.
ANCORA (V)IVO – Non sono finiti i guai fisici per Nick Kyrgios che si arrende per la prima volta in cinque sfide a Ivo Karlovic, complice anche il problema al gomito che si ripresenta dalla metà del secondo set. “Già andare là fuori e terminare un incontro senza provare dolore è un successo in questa fase” aveva dichiarato solo tre giorni fa al quotidiano Houston Chronicles. Il match inizia nel migliore dei modi per Nick che, al secondo gioco, brekka grazie a due ottime risposte. Forte del vantaggio e della fragilità in ribattuta dell’avversario, Kyrgios scherza un po’, si fa applaudire per un passante vincente colpendo al volo tra le gambe e chiude 6-3. Al sesto gioco del secondo set, smorfia di dolore dell’australiano che si tocca il gomito dopo il servizio; due belle smorzate di Karlovic gli valgono il break che replica poco dopo con Kyrgios incapace di imprimere potenza alla battuta. Prevedibile il MTO prima del set finale in cui Nick rincorre affidandosi a servizi di piazzamento e a qualche buon passante, ma altrettanto atteso è il break, conquistato da Karlovic all’ottavo gioco a colpi di rovescio tagliato che provocano gli errori di Kyrgios. Dr. Ivo diventa così il semifinalista più vecchio del Tour dopo Jimmy Connors (ATP San Francisco 1993 a 40 anni).
.@ivokarlovic fires 18 aces and rallies past [4] #Kyrgios 36 62 63 to reach SF @mensclaycourt. Karlovic, at 39, is oldest to reach @ATPWorldTour SF since @JimmyConnors (40) in 1993 San Francisco. 1st meeting vs. Sandgren.
— ATP Media Info (@ATPMediaInfo) April 13, 2018
CALIFORNIA 2, RESTO DEGLI USA 0 – Mancavano 19 ace a John Isner per diventare il quarto giocatore a superare quota diecimila (dopo Karlovic, Federer e Ivanisevic) e ieri sera ne ha piantati 28 contro Steve Johnson, ma non sono bastati per battere il ventottenne di Orange.
Blink and you’ll miss it!
John Isner fires off his career 1️⃣0️⃣,0️⃣0️⃣0️⃣th ace, becoming just the fourth player to do so. #USClay pic.twitter.com/8xw4VtRVzM
— Fayez Sarofim & Co. US Clay (@mensclaycourt) April 14, 2018
Com’era prevedibile, il servizio domina: l’unica palla break del primo set è concessa da Johnson, ma Isner sbaglia uno smash certo non impossibile. Nel tie-break, l’equilibrio è rotto dal passante di dritto inside-out di Stevie che punisce Isner per aver seguito a rete un colpo non sufficientemente incisivo. Long John pareggia il conto dei set brekkando al nono gioco, ma nel tie-break finale fanno la differenza ancora un passante di Johnson e il successivo doppio fallo del numero 9 del mondo che si arrende al quarto match point consecutivo.
Pare che gli incontri fra Jack Sock e Taylor Fritz debbano sempre finire 6-4 al set decisivo. Se i due precedenti, giocati sulla lunga distanza degli Slam, erano andati a Sock, il ventenne californiano dimezza oggi lo svantaggio recuperando un break nel terzo. Sotto gli occhi preoccupati di Mardy Fish, questa settimana nell’angolo di Sock al posto di Jay Berger, l’ex top ten ha richiesto un MTO nel corso del secondo parziale, ma soprattutto non vince due incontri di fila dalle Finals di novembre. Buona invece la stagione di Fritz che, con i risultati a livello Challenger, i quarti a Delray Beach e gli ottavi a Indian Wells, sembra diretto verso quella top 50 appena sfiorata due anni fa.
IL PROGRAMMA DI SABATO – Dalle 20 italiane, in campo le semifinali. Aprono Karlovic e Sandgren, seguiti da Fritz e Johnson.
Risultati:
[8] T. Sandgren b. G. Pella 4-6 7-5 6-3
I. Karlovic b. [4/WC] N. Kyrgios 3-6 6-2 6-3
T. Fritz b. [3] J. Sock 6-3 3-6 6-4
[6] S. Johnson b. [1] J. Isner 7-6(4) 4-6 7-6(5)
Michelangelo Sottili