Anna Karolina Schmiedlova torna a disputare una finale in un torneo WTA a tre anni di distanza dall’ultimo titolo conquistato. La ventitreenne slovacca, oggi numero 132 WTA, dopo stagioni di buio e incertezza ha ritrovato sulla terra rossa di Bogotà quella fiducia che nel 2015 l’aveva portata a raggiungere il suo best ranking di numero 26 del mondo. Tra lei e il titolo, adesso, c’è la spagnola Lara Arruabarrena, che fino a questo momento non ha perso un solo set in tutto il torneo. Schmiedlova grazie ai punti conquistati è inoltre già sicura, da lunedì, di rientrare in top 100.
La slovacca non vinceva una partita in un main draw WTA dal mese di ottobre 2016. A Bogotà, invece, è apparsa una giocatrice ritrovata che è tornata a fare male con il rovescio e, soprattutto, come dimostrato nel match di semifinale contro la romena Ana Bogdan (n.76 WTA), ha ritrovato quella solidità da fondo che le era mancata nell’ultimo periodo, accompagnata da una maggiore capacità di comandare gli scambi con il dritto. Nonostante il break iniziale subito, la slovacca è stata in grado di mettere in difficoltà la romena che ha provato a chiudere subito ma ha forzato troppo i colpi. Anna Karolina, invece, è stata molto lucida nei punti decisivi e ha fatto giocare sempre un colpo in più all’avversaria, questo le ha permesso di recuperare lo svantaggio e, soprattutto, grazie ad una buona difesa di portarsi sul 5 a 3. La slovacca non ha tremato e al servizio è riuscita a chiudere un primo set lottato.
Nel secondo parziale, invece, la romena ha iniziato ad essere molto fallosa, e forse ha accumulato le fatiche delle ultime settimane nel corso delle quali ha raggiunto due semifinali consecutive dopo quella di Monterrey. Bogdan ha alternato diversi errori gratuiti a ottime soluzioni con il rovescio incrociato mentre Schmiedlova ha continuato ad essere solida e concreta nei momenti chiave del match. Infatti è salita prima sul 5 a 1 e poi ha servito per chiudere l’incontro: la numero 132 del mondo ha annullato anche due break point prima di archiviare la pratica al terzo match point utile e raggiungere l’atto finale del torneo. L’ultimo titolo in carriera vinto da Schmiedlova risale al luglio del 2015 quando in finale a Bucarest sconfisse Sara Errani.
In finale troverà la spagnola Lara Arruabarrena (n. 79 WTA) che, nella seconda semifinale di giornata, ha sconfitto la slovena Dalila Jakupovic (n. 141 WTA) in cinquanta minuti di gioco. Più solido e centrato il gioco della spagnola che non ha concesso nulla all’avversaria, apparsa molto scarica sulle gambe (aveva una vistosa fasciatura sul ginocchio) e ha commesso molti gratuiti. C’è da dire, inoltre, che Jakupovic, alla sua prima semifinale in un torneo WTA, era scesa in campo poche ore prima per disputare l’incontro di quarti di finale rinviato il giorno precedente. La slovena, dopo tre set molto lottati, aveva estromesso dal torneo la testa di serie numero 2 del seeding, la polacca Magda Linette (n. 69). E se nel match di quarti era riuscita ad uscire fuori dalle difficoltà grazie ad una maggiore incisività nei colpi da fondo, contro Arruabarrena non è riuscita a trovare continuità nel gioco, come dimostrano i 35 gratuiti commessi a fronte di 11 vincenti. Il primo set è volato via in pochi minuti ed è stato chiuso per 6 giochi a 1 dalla spagnola, che anche nel parziale successivo ha continuato a dominare. Quando Arruabarrena ha servito per chiudere l’incontro, Jakupovic grazie a delle buone soluzioni di rovescio è riuscita a strappare il servizio alla spagnola e ad allungare il match. Nel game successivo, però, la spagnola ha chiuso l’incontro al secondo match point utile, raggiungendo la seconda finale consecutiva a Bogotà (lo scorso anno fu sconfitta da Schiavone).
Risultati:
Quarti di finale
Jakupovic b. [2] M. Linette 6-3 3-6 6-1
Semifinali
A.K. Schmiedlova b. [7] A. Bogdan 6-3 6-2
[5] L. Arruabarrena b. D. Jakupovic 6-1 6-2