Dopo il weekend dedicato alla Coppa Davis, il circuito ATP la scorsa settimana ha riacceso i motori con due tornei categoria 250: Houston e Marrakech. La loro disputa ha determinato un solo cambiamento nelle prime 20 posizioni della classifica; al 16esimo posto si sono infatti avvicendati Roberto Batista Agut e Jack Sock che ha pagato la sconfitta patita nel torneo texano per mano di Taylor Fritz nei quarti di finale. Di seguito la sintesi grafica delle prime 20 poltrone:
CLASSIFICA GENERALE TOP 20 |
||||
Classifica ATP |
Giocatore |
Nazione |
Punteggio |
Variazione |
1 |
R. Nadal |
Spagna |
8770 |
|
2 |
R. Federer |
Svizzera |
8670 |
|
3 |
M. Cilic |
Croazia |
4985 |
|
4 |
A. Zverev |
Germania |
4925 |
|
5 |
G. Dimitrov |
Bulgaria |
4635 |
|
6 |
JM del Potro |
Argentina |
4470 |
|
7 |
D. Thiem |
Austria |
3665 |
|
8 |
K. Anderson |
Sud Africa |
3390 |
|
9 |
J. Isner |
USA |
3125 |
|
10 |
D. Goffin |
Belgio |
3110 |
|
11 |
L. Pouille |
Francia |
2410 |
|
12 |
P. Carreno Busta |
Spagna |
2395 |
|
13 |
N. Djokovic |
Serbia |
2310 |
|
14 |
S. Querrey |
USA |
2265 |
|
15 |
D. Schwartzman |
Argentina |
2220 |
|
16 |
R. Bautista Agut |
Spagna |
2175 |
1 |
17 |
J. Sock |
USA |
2155 |
-1 |
18 |
T. Berdych |
R. Ceca |
2140 |
|
19 |
H. Chung |
Corea del Sud |
1897 |
|
20 |
F. Fognini |
Italia |
1840 |
A Houston Steve Johnson ha difeso con successo in finale contro Tennys Sandgren il titolo conquistato lo scorso anno e, quindi, la vittoria non ha avuto effetti positivi sulla classifica (anzi il californiano è passato dal 51esimo al 52esimo posto) ma sicuramente molti sul morale di un ragazzo che ha passato un anno emotivamente travagliato. Lo sconfitto ha invece guadagnato nove posizioni e per la prima volta in carriera è entrato nella top 50: è 47esimo. Meglio di lui in termini di progressi nel ranking ha fatto il decano dei tennisti in attività, ovvero il Ivo Karlovic (n. 76) che grazie alla semifinale texana ha beneficiato di un bel +12 in pagella. Il Grand Prix Hassan II ha visto trionfare e commuoversi lo spagnolo Pablo Andujar, tornato recentemente al proscenio tennistico dopo un’assenza durata quasi due anni, nonché alla vittoria dopo quattro anni dall’ultima affermazione di analogo livello. Il successo gli vale il 154esimo posto del ranking, 201 posizioni in più della scorsa settimana e 1.667 (non è un errore di stampa) rispetto a due mesi fa. Se mantiene la progressione, il primo posto è a un tiro di schioppo.
In finale ha battuto Kyle Edmund che ha tratto comunque consolazione dal fatto di essere finalmente arrivato a disputare la prima finale della carriera e di avere raggiunto il 23esimo gradino mondiale, il più alto di sempre per lui. Il suo quasi coetaneo Borna Coric invece una finale l’aveva già disputata e vinta proprio qui in Marocco lo scorso anno. La mancata difesa del titolo gli è costata 11 posizioni (adesso è il n. 39). Montecarlo gli offre un’importante opportunità di recupero anche se ora, dopo la vittoria su Benneteau al primo turno, deve affrontare Novak Djokovic apparso in buone condizioni contro Lajovic.
Parlando del torneo di Houston ci siamo soffermati su Karlovic che a 39 anni è ancora in grado di risalire con successo la classifica; gli fa da contraltare un trentaseienne che scende, ovvero Paolo Lorenzi che ha ceduto sei posizioni e altre purtroppo ne cederà data l’uscita all’esordio a Montecarlo. Ma sullo “stato della Nazione” ha recentemente già espresso la propria opinione il Direttore e pertanto ci soffermiamo lo stretto necessario per dire che i giocatori italiani compresi tra i 100 migliori del mondo sono i seguenti:
- Fabio Fognini (n. 20)
- Andreas Seppi (n. 62)
- Paolo Lorenzi (n. 64)
- Marco Cecchinato (100)
Alle loro spalle ci sono Thomas Fabbiano (103), Matteo Berrettini (105) e Stefano Travaglia (109). Più lontano (144) ma in grande ascesa un altro “ragazzo” italiano di 32 anni, Simone Bolelli, che ha perso per un soffio la finale del Challenger di Barletta.
Nulla di significativo da segnalare in merito alle classifiche avulse che condurranno alle Finals londinesi e al torneo NextGen di Milano, se non che nella prima ha fatto capolino Kyle Edmund, ora settimo. Appuntamento alla prossima settimana dove analizzeremo le possibili conseguenze derivanti dall’assegnazione del primo Masters 1000 su terra rossa della stagione, Montecarlo. Su tutte, la possibilità che Federer torni sul trono (tennistico) del mondo standosene comodamente seduto in poltrona, qualora Nadal fallisse la riconferma del titolo conquistato lo scorso anno nel principato.