La chiamano strategia di riposizionamento. “Per esempio, abbiamo appena sponsorizzato una mostra al Grand Palais dedicata all’intelligenza artificiale” fanno sapere da IBM alla stampa francese. È una sommaria spiegazione del motivo per cui il gigante informatico statunitense abbia deciso di dimezzare il suo impegno nel tennis, salutando anche il Roland Garros dopo gli Australian Open. Ragionando in termini di Slam, IBM resterà responsabile della gestione statistica solo a Wimbledon e a Flushing Meadows.
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Il rapporto con Melbourne era stato già rotto nei mesi scorsi, dopo 24 stagioni. Il legame con Parigi durava invece da 33 anni: le statistiche di gioco, ma anche gran parte dei servizi informatici (dal sito web alla app, passando per il ticketing). “Organizzare la nuova edizione senza questo supporto è una bella sfida, abbiamo internalizzato molte delle competenze – fanno sapere dalla federazione francese, come riporta L’Express.fr – ma è stata una separazione tra gentiluomini, con una sorta di accompagnamento durante tutto l’anno che eviterà spiacevoli contraccolpi”.
La risoluzione del rapporto con il partner informatico rientra a questo punto nel più ampio iter di rinnovamento dello Slam parigino, che procede verso la rivoluzione organizzativa con il traguardo fissato nel 2020. La federazione francese pare abbia già metabolizzato i saluti, nonostante una perdita a bilancio stimata intorno ai tre milioni di euro. “In vista del nuovo Roland Garros e della trasformazione digitale della FFT – rivela sempre la fonte di cui sopra – puntiamo al controllo completo della raccolta e dello sfruttamento dei dati, un punto importante su cui IBM non poteva darci completa soddisfazione”. Ognuno per la propria strada, quindi. E tutti contenti. Nella speranza che i disguidi del post-IBM siano minori di quelli registrati a gennaio agli Australian Open.
Roland Garros 2018, l’entry list maschile
Roland Garros 2018, l’entry list femminile