Dopo un brillante 2017 sul circuito Challenger, in questo primo scorcio di stagione Thomas Fabbiano aveva giustamente tentato di fare il salto di qualità sul tour maggiore. Purtroppo per lui, i risultati non sono stati esaltanti con due sole vittorie a fronte di ben nove sconfitte (contando anche l’eliminazione al primo turno ad Irving). Per recuperare fiducia, punti e anche fondi, questa settimana il 28enne di Bisceglie è sceso di nuovo di categoria, partecipando al Challenger su terra rossa di Tunisi, capitale della Tunisia. Non è stata affatto una cattiva idea visto che da testa di serie n.5 del seeding è riuscito a vincere tre partite e agguantare la semifinale.
Dopo le affermazioni su due qualificati, l’azzurro nei quarti ha battuto il 19enne Corentin Moutet, grande speranza del tennis transalpino, con lo score di 7-5 6-2 in meno di un’ora e mezza di gioco. Il suo prossimo avversario è il veterano spagnolo Daniel Gimeno-Traver, ex Top 50 ATP, il quale a sua volta si è nettamente imposto sul decaduto bombardiere ceco Lukas Rosol per 6-1 6-2. Tra i due c’è un solo lontano precedente: i quarti di finale del Challenger di Trani del 2007. Fabbiano aveva solo 17 anni e Gimeno Traver prevalse agevolmente.
A prescindere dal risultato della semifinale, il pugliese, n.103 del ranking ATP, è già sicuro di riconquistare la Top 100 dopo un mese di assenza. Sarà infatti n.99. Per la cronaca nell’altra semifinale del torneo maghrebino, quella della parte bassa del tabellone, si sfideranno il portoghese Joao Domingues e l’argentino Guido Andreozzi. Entrambi si sono resi protagonisti di upset nei quarti di finale: Domingues ha avuto la meglio sul connazionale Pedro Sousa, testa di serie n.7, e Andreozzi ha estromesso dal torneo Nikoloz Basilashvili, testa di serie n.2.