Si è conclusa ad un passo dalla finale l’avventura di Thomas Fabbiano al Challenger di Tunisi. Sulla terra rossa maghrebina, il 28enne tennista pugliese, da testa di serie n.5 del tabellone, è infatti stato sconfitto dal veterano iberico Daniel Gimeno-Traver con il netto punteggio di 6-1 6-4 in un’ora e nove minuti di gioco. D’altra parte Gimeno-Traver, ex Top 50 precipitato alla 272esima posizione della classifica mondiale, prosegue la sua marcia trionfale nel torneo tunisino, iniziata dalle qualificazioni. A dividerlo dal titolo è rimasto solo l’argentino Guido Andreozzi che nell’altra semifinale ha battuto in rimonta il portoghese Joao Domingues al termine di una maratona di oltre tre ore, finita con il punteggio di 5-7 7-5 6-3. L’unico precedente tra i due finalisti se lo è aggiudicato proprio Andreozzi, nei quarti di finale del Challenger di Vicenza.
Ovviamente quello di Tunisi non il solo Challenger su terra battuta che si avvia alla conclusione durante questo fine settimana. In realtà, il torneo di Nanchang, in Cina, ha già decretato il suo vincitore. Si tratta del 21enne francese Quentin Halys, che in finale ha superato il connazionale Calvin Hemery per 6-3 6-2. Halys, n.118 del ranking ATP, ha così conquistato il suo terzo titolo Challenger in carriera, il secondo della stagione dopo Quimper. Come a Tunisi, anche a Sarasota, Florida, si sono giocate le semifinali. In mezzo a tanti americani, a contendersi il titolo saranno sorprendentemente l’argentino Facundo Bagnis e il boliviano Hugo Dellien, entrambi fuori dalle teste di serie. Sconfitti rispettivamente il giovane gigante del mid-west Reilly Opelka e l’argentino Juan Ignacio Londero. A Guadalajara, Messico, l’afroamericano Christopher Eubanks e il salvadoregno Marcelo Arevalo si sfideranno in finale dopo aver superato rispettivamente il serbo Pedja Krstin e il canadese Brayden Scnhur. Ad ulteriore riprova dell’equilibrio che regna al piano di sotto, anche in questo caso nessuno dei due finalisti era accreditato di una testa di serie.