Sembrava che ogni tentativo di recuperare il rapporto tra Camila Giorgi e il suo clan e la Federtennis fosse destinato al fallimento, con le parti che si allontanavano di più ad ogni gesto o dichiarazione. La conseguenza naturale era che la sua assenza dagli Internazionali BNL d’Italia, evento principe del tennis italiano e unica tappa stagionale del tour WTA (che dall’anno prossimo però tornerà a Palermo), fosse una certezza per quest’anno e destinata ad esserlo anche nel futuro. Invece, a sorpresa sia nei tempi che nei modi, a meno di tre settimane dall’evento la ventiseienne di Macerata ha annunciato sul suo sito ufficiale un dietrofront quantomeno inaspettato.
“Riceviamo da Camila e siamo felici di condividere la seguente notizia: Cami ha deciso di iscriversi alle qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia”. Questo il post sul sito ufficiale di Giorgi, stringatissimo e in terza persona: nessun virgolettato, spiegazioni neanche a parlarne. Sito ufficiale e canali social della Federtennis, al contrario, finora tacciono, lasciando spazio alla fantasia per immaginare retroscena che nei prossimi giorni saranno certamente più chiari. Le ipotesi, al momento, sembrano essere due: una distensione dei rapporti tra Camila, Sergio e i vertici federali, con dei colloqui taciuti che hanno riportato al riavvicinamento delle parti, oppure una scelta autonoma da parte della tennista, intenzionata a dimostrarsi superiore in una guerra che non stava giovando a nessuna delle due fazioni.
La situazione legale “ufficiale” ha visto come ultimo capitolo la pronuncia del Collegio di Garanzia – terzo e ultimo grado di giudizio sportivo – nello scorso settembre, che ha ripristinato squalifica (9 mesi) e sanzione (30.000€) ai danni della tennista. A fine gennaio lo staff di Giorgi ha comunicato l’intenzione di ricorrere al TAR del Lazio per richiedere l’annullamento della sentenza.
C’è magari anche un pizzico di voglia di sbandierare in faccia ai federales da che parte sta il pubblico azzurro, visto che Giorgi sembra star provando un mix di buone sensazioni in campo e fuori. La sua situazione di classifica, in crescita, lo dimostra: in gennaio si era trovata a un solo passo dall’uscire dalle prime 100, mentre oggi è tornata numero 58 WTA. Il best ranking di numero 30 risale a tre anni fa, al 2015, ovvero all’anno dell’ultima partecipazione agli Internazionali, ma aggiungere punti nella casellina del Foro Italico potrebbe aiutare a riavvicinarlo. Nonostante un torneo poco amico di Camila anche a livello di risultati, considerato che dalle tre apparizioni in totale è uscita fuori una sola vittoria, nel 2014 contro Dominika Cibulkova. In quei tempi ormai lontani, l’azzurra era in tabellone grazie a una wild card.
Niente inviti stavolta, e niente main draw (Giorgi non ha tentato neppure di iscriversi all’entry list principale, che la avrebbe vista fuori di una quindicina di posizioni abbondante). Ci sarà da sudarsela nelle qualificazioni, e chissà che l’ironia della sorte non metta di fronte alla “figliola prodiga”una vincitrice delle pre-qualificazioni, prodotto FIT per eccellenza. Comunque vada è senza dubbio un passo avanti, fatto senza avvocati né titoloni. D’altronde si fa sempre più rumore a rompere i piatti che a tentare di rincollarli.