dal nostro inviato a Barcellona
GOFFIN SOFFRENDO – Al termine di una partita dalle due facce Goffin si aggiudica il suo incontro di secondo turno con il redivivo Granollers. Partita dopo un primo set in cui Granollers si aggiudica la netta maggioranza degli scambi prolungati e riesce ad essere incisivo al servizio sembra chiusa, quando il tennista di casa, di casa in tutti i sensi poiché socio del Real Club Tennis di Barcelona, arriva a servire sul 5-2 nel secondo set con due break di vantaggio; un Goffin che fino a quel movimento era sembra contratto e quasi non al meglio, con poca potenza al servizio e falloso nei colpi a rimbalzo, d’incanto scala un paio di marce e lascia andare il braccio. Obbiettivamente quando il timido giocatore di Rocourt lascia andare il braccio è uno spettacolo: colpi anticipati e grande fluidità nelle sue esecuzioni. Soprattutto con il dritto comincia a martellare il malcapitato catalano di vincenti; evidentemente, parte della colpa ricade anche sulle spalle di Granollers, che non poteva lasciarsi sfuggire una partita già vinta. Tuttavia l’aggressività di Goffin si dimostra la chiave della partita; dal 5-2 Granollers, Goffin, salvando anche match point, mette insieme una striscia di 11 giochi a 4 che lo ho portato a vincere in scioltezza. Al prossimo turno troverà il vincente di Kachanov-Mayer, e Bautista Agut permettendo si potrebbe profilare uno scontro con Nadal in semifinale.
Sulle sue prospettive in questo torneo il buon David comunque non si sbilancia: “Non mi vedo assolutamente in semifinale, ci sono comunque avversari duri da affrontare: oggi non sono partito al meglio, Granollers qua è di casa e conosce benissimo il campo; io ci ho messo un po’ ad ambientarmi, poi sono riuscito a trovare i miei colpi; l’importante è che fisicamente dopo i problemi all’occhio sono al 100%”. Più interessanti alcuni risvolti psicologici che si possono leggere fra le righe nelle successive dichiarazioni rispetto alle sue scelte di programmazione e le sue impressioni relativamente allo stato di forma di Nadal. “Per battere Nadal è necessario essere aggressivi e colpire con grande anticipo la palla; a Montecarlo ho avuto modo di allenarmi con lui e sono rimasto impressionato da come sia riuscito a rientrare così bene dall’infortunio e da come abbia recuperato subito confidenza col suo gioco”.
Sulla sua programmazione, invece: “Il torneo di Barcelona è sempre stato un torneo difficile su terra battuta, ma questo non è un problema anzi: nelle mie scelte di programmazione più che alle possibilità di guadagnare punti ATP più facilmente (in contemporanea si sta svolgendo il 250 di Budapest, nel quale avrebbe quasi sicuramente raccogliere più punti, ndr), mi interessa prepararmi al meglio per la stagione sulla terra rossa e guadagnare fiducia nel mio gioco”. In fin dei conti, se il tennis è un gioco mentale, questo concetto si applica ancor di più a Goffin, il quale è sempre un po’ alla ricerca della fiducia e della confidenza; infatti non è un caso che questa sia la cosa che più l’abbia colpito di Nadal; speriamo insomma che David trovi buone sensazioni in questa settimana perché quando invece si rilassa e lascia andare il braccio, il tennis c’è tutto.
BAUTISTA VA – Il buon Ivo Karlovic dura un set prima di cedere le armi al regolarista di casa Bautista Agut. Dopo i 29 aces di ieri con Robredo oggi il croato si ferma a 15, di cui 7 concentrati nel primo. Partita che scorre sui binari dell’equilibrio per tutto il primo set. Rapidità che si nota anche in comparazione con i match in contemporanea; infatti sul campo secondario Cuevas e Mannarino cominciano praticamente in contemporanea dando vita ad un gradevole match di due set durato praticamente lo stesso tempo della partita di Ivo e Roberto protrattasi su tre set. Per inciso l’altro match viene vinto dal francese con tanti rimpianti per l’uruguiano che era riuscito a recuperare dal 5-3 nel secondo e a portarla al tie-break. Tornando al dinosauro Karlovic, come definito nel diario del torneo di Barcelona (non ce ne voglia il buon Ivo), la partita è a tratti gradevole; scambi ovviamente brevi, con Karlovic che si disimpegna bene a rete con tocchi niente male. Fino a che il croato riesce a mantenere un buon fuoco di sbarramento l’equilibrio rimane per un set. Poi, il momento chiave: nel primo gioco del terzo set break di Bautista che nonostanti alcuni punti di qualità di Karlovic – su tutti una volée incrociata di rovescio all’incrocio delle linee che Edberg non avrebbe disdegnato – deve cedere il servizio. Da li, è una cavalcata di Bautista che per la gioia del pubblico di casa porta a casa il risultato. Se la vedrà al prossimo turno presumibilmente con un Chung a mezzo servizio, che ha dovuto rinunciare alla partita odierna di doppio per un problema alla caviglia.
Negli altri incontri hanno avuto pochi problemi Jaziri a regolare il lucky loser Escobedo – subentrato in tabellone a Rublev – e Gilles Simon contro il qualificato Ivashka. Facile anche Carballes Baena contro ‘l’eterno ranking protetto’ Haider-Maurer, vittoria che frutta allo spagnolo l’ardito compito di andare a sfidare Nadal; grande – e insolito – sangue freddo invece per Klizan che vede sfuggire il tie-break del secondo set ma riesce a chiuderla al terzo contro il cagnaccio Delbonis. Altre due unità spagnole si aggiungono allo scacchiere del secondo turno: il matusa Feliciano Lopez, bravo a domare Lajovic in una buona sfida di rovesci dallo stile dimenticato, e il giovane Munar, che onora la wild card superando il portoghese Sousa.
Federico Bertelli
Risultati:
R. Carballes Baena b. [PR] A. Haider-Maurer 6-2 6-4
[Q] M. Klizan b. F. Delbonis 6-3 6-7(5) 6-4
G. Pella b. P. Gojowczyk 6-4 6-4
[4] D. Goffin b. M. Granollers 4-6 7-6(2) 6-2
[Q] B. Fratangelo b. [LL] A. Vatutin 7-5 5-7 6-3
G. Simon b. [Q] I. Ivashka 6-2 6-3
[12] F. Lopez b. D. Lajovic 6-4 2-6 6-4
[WC] J. Munar b. J. Sousa 6-4 3-6 7-5
M. Jaziri b. [LL] E. Escobedo 6-4 6-3
[8] R. Bautista Agut b. I. Karlovic 6-7(4) 6-2 6-4
[11] A. Mannarino b. P. Cuevas 6-4 7-6(5)