Cinque match di primo turno in programma nel day 2 alla Porsche Arena di Stoccarda. Spiccano la vittoria della giovanissima Marta Kostyuk e la sconfitta di Maria Sharapova, che dovendo difendere la semifinale conquistata nella scorsa edizione perderà più di 10 posizioni in classifica
AHI, MARIA – Non bastano 39 vincenti a fronte di 25 gratuiti a Maria Sharapova per avere la meglio su Caroline Garcia, che si impone così per la prima volta in cinque sfide. Rientrata dalla squalifica lo scorso anno proprio qui a Stoccarda, Maria – alla quarta sconfitta consecutiva – è sicuramente delusa da quel 41° posto attualmente occupato (e lunedì uscirà dalla top 50), anche per problemi fisici di qualsiasi tipo. Nemmeno Caroline può essere felice per un avvio di stagione sicuramente inferiore alle aspettative della numero 7 del mondo. Nelle fasi iniziali del match, Garcia si fa sorprendere da una Masha centratissima che va subito 3-0 spingendo e urlando come da copione, di nuovo sotto gli occhi del vecchio coach Thomas Hogstedt. La francese entra in partita, ma non riesce a recuperare il break anche a causa di qualche errore su punti importanti. Nel secondo parziale, Garcia non riesce proprio a sfruttare le opportunità di togliere il servizio all’avversaria e allora tocca a Sharapova regalarle il break al sesto game con un doppio fallo, ma la precipitazione francese restituisce subito il favore. Nel finale di partita assolutamente godibile, si impone Garcia al tie-break nonostante si sia vista annullare tre set point consecutivi. Al terzo, Garcia si conquista la possibilità di servire per il match trasformando con un drittone la palla break scaturita da due brutti errori di Masha e chiude al secondo match point.
Ogni sconfitta fa male, è lapalissiano, ma questa è pesante anche per altri motivi. Perché qui Maria aveva ritrovato subito ottime sensazioni appena dopo la squalifica, dodici mesi fa, salvo lasciare che la settimana di Stoccarda rimanesse quasi un unicum sino al termine del 2017, con l’unica altra soddisfazione colta con il titolo a Tianjin; ma soprattutto perché la sconfitta prematura – la quarta consecutiva all’esordio – fa evaporare quasi 200 punti in classifica e la tennista siberiana sarà costretta a salutare momentaneamente la top 50, sistemandosi alla posizione 52 (o 53, qualora Vekic dovesse raggiungere i quarti a Istanbul). L’ultima vittoria di ‘Masha’ risale ormai a più di tre mesi fa, al secondo turno dell’Australian Open contro Sevastova. “Quando hai vinto Slam sarebbe sciocco porsi l’obiettivo di vincere tornei minori: voglio vincere un altro Slam” è il succo delle ultime dichiarazioni, rilasciate prima della sconfitta di Stoccarda. Il suo livello di tennis è apparso oggi in moderata crescita, una sconfitta contro la francese non può essere considerata una disfatta; ma se l’obiettivo è alzare al cielo un altro trofeo pesante servirà molto di più di questo, molto di più di ‘questa’ Maria Sharapova.
LA PICCOLA MARTA STUPISCE ANCORA – Forte di alcuni buoni risultati a livello ITF, Marta Kostyuk torna a farsi vedere nel circuito maggiore dopo l’exploit all’Australian Open dove, da qualificata, ha raggiunto il terzo turno arrendendosi alla connazionale Elina Svitolina. La quindicenne ucraina si è sudata il posto in tabellone dopo aver superato le qualificazioni, in particolar modo sconfiggendo la prima teste di serie del torneo cadetto Alizé Cornet, non certo nota per timidezza e temperamento placido. Alla sua seconda apparizione in un main draw ha battuto agevolmente la wild card di Düsseldorf Antonia Lottner, classe 1996 e n. 155, conquistando altri preziosi punti nella sua rapida scalata verso la top 100. Vinto il primo set strappando il servizio a zero al decimo game, Kostyuk dilaga nel secondo e si prepara ad affrontare Caroline Garcia. Nessun problema anche per una solida Karolina Pliskova che supera con un doppio 6-2 l’olandese Kiki Bertens, fallosa e un po’ sulle gambe. L’affermazione in totale scioltezza della tennista ceca contro un’avversaria teoricamente più adatta alla superficie testimonia quanto la velocità del fondo di Stoccarda renda le condizioni di gioco intermedie tra un torneo ‘puro’ su terra e uno su campi rapidi. La sesta testa di serie attende ora la vincente della sfida fra Carla Suárez Navarro e Veronika Kudermetova, che si svolgerà nella giornata di mercoledì.
ANCORA GERMANIA VS CECHIA – A due giorni dall’eliminazione in Fed Cup a opera della Repubblica Ceca, Julia Goerges torna sul centrale della Porsche Arena per venire sconfitta nettamente dalla diciottenne ceca Marketa Vondrousova, proveniente dalle qualificazioni, che si è fatta notare un anno fa conquistando il titolo all’International di Biel. La n.73 WTA muove il gioco con il dritto mancino, varia con il rovescio e si sposta bene sia lateralmente sia in avanti; Julia, poco lucida e precisa, farà registrare 21 gratuiti contro gli appena 5 di Marketa. Non sorprende, allora, il… sorprendente doppio 6-2 con cui Vondrousova si guadagna il secondo turno contro Svitolina. Nell’ultimo incontro della giornata, la campionessa in carica e wild card Laura Siegemund ha la meglio sulla n. 26 Barbora Strycova nella gara a base di variazioni e tocco. Al suo quarto torneo dopo il grave infortunio al ginocchio di undici mesi fa, la tennista di casa ricorre con frequenza alla smorzata chiamando l’avversaria in una zona normalmente di comfort; tuttavia, se da un lato le volée di Strycova sono superiori alla media, dall’altro i suoi 164 cm non le permettono una grande copertura della rete. Il risultato dà ragione a Laura, in ogni caso la più propositiva delle due, che ora aspetta la vincente del derby USA fra Vandeweghe e Stephens.
Michelangelo Sottili
Risultati:
[Q] M. Kostyuk b. [WC] A. Lottner 6-4 6-1
[5] K. Pliskova b. K. Bertens 6-2 6-2
[6] C. Garcia b. [WC] M. Sharapova 3-6 7-6(6) 6-4
[Q] M. Vondrousova b. J. Goerges 6-2 6-2
B. Strycova v. [WC] L. Siegemund 6-4 6-3