Tra Montecarlo e Barcellona Rafael Nadal ha perfezionato un nuovo record. Con il successo contro Carballes Baena, infatti, il numero uno del mondo ha toccato quota 38 set vinti consecutivamente su terra, superando Guillermo Coria che si era fermato a 35 tra il 2003 e il 2004. La striscia, la più lunga dell’era Open, ha preso il via al Roland Garros 2017 dove il maiorchino ha piazzato la sua Decima. Impressiona l’analisi dei precedenti, perché questi esercizi di imbattibilità non sono un inedito per Rafa e sono spalmati nell’arco di una dozzina d’anni. Nadal ha toccato quota 30 a Roma nel 2007, per poi allungare fino a 31 un anno dopo a Barcellona (tornei comunque vinti, in entrambi i casi). Il suo ‘high’ precedente risale al 2011, quando, dopo 32 set consecutivi, ne lasciò uno in semifinale a Murray a Montecarlo prima di battere in finale Ferrer. Nella primavera del 2012 l’ultimo momento di grazia, un viaggio di 30 set da Roma a Parigi (cedendo solo un set in finale a Djokovic). Sono passati sei anni e nel frattempo, oggi, quello capace ancora di migliorarsi è un Nadal diverso. Che ha perso chili di muscoli ed è avanzato di qualche metro sul campo, adattando il suo gioco ai naturali scricchiolii di un fisico provato dall’usura e dagli infortuni. Spingersi ancora oltre, tornare su quegli standard di eccellenza a quasi 32 anni è uno straordinario manifesto di longevità agonistica.
Open Era record consecutive sets won on clay…
38 – @RafaelNadal (2017 Roland Garros to 2018 Barcelona) 👏👏
34 – Nastase (1973 Florence to Rome)#bcnopenbs pic.twitter.com/HNiDRR63u8
— Tennis TV (@TennisTV) April 25, 2018
Appartengono a Nadal cinque delle più lunghe strisce di imbattibilità su clay: al secondo posto, come detto, lo specialista argentino Guillermo Coria (35), ex numero tre del mondo, che proprio trionfando a Montecarlo nel 2004 toccò l’apice della sua carriera da terraiolo (ha vinto sulla superficie più lenta otto dei suoi nove tornei). Sul podio, unica concessione al secolo precedente, Ilie Nastase con i suoi 34 set vinti nel 1973.
Sponda di confronto naturale diventano a questo punto i dati sull’erba di Roger Federer, spalmati su un arco temporale ancora più ampio. Anche in questo caso c’è una striscia aperta di 30 set consecutivi, quella costruita l’estate scorsa in appena due tornei (Halle e Wimbledon) il cui filo si riannoderà a giugno. Per il record del re svizzero torniamo indietro addirittura al 2004, quando concesse un set a Hewitt nei quarti di Wimbledon dopo averne vinti 36 in dodici mesi, a partire dall’edizione precedente dei Championships. Sempre a Wimbledon, dieci anni fa, fu proprio Nadal in quella straordinaria finale del 2008 a stoppare una striscia di 29 set. Lunga quanto quella ancora in vita.