Prima che i due circuiti si riuniscano per i combined consecutivi di Madrid e Roma, la settimana #18 del calendario 2018 propone ben cinque tornei: tre maschili e due femminili, entrambi di categoria International, sulla terra rossa di Praga e Rabat. Sebbene il montepremi sia gemello, è il torneo ceco a lasciarsi preferire per campo di partecipazione e storico, dominato com’è logico dalle giocatrici di casa (ce ne sono ben otto in tabellone) e di conseguenza da Karolina Pliskova. Campionessa in carica è la tedesca Mona Barthel, che vinse partendo dalle qualificazioni. A Rabat il seeding è guidato da Elise Mertens, mentre la campionessa uscente è Anastasija Pavlyuchenkova che nel 2017 ha battuto la nostra Schiavone in finale.
WTA International PRAGA (Repubblica Ceca, terra battuta, $250,000)
Otto giocatrici di casa, quattro delle quali teste di serie. Un torneo ‘ceco’ in tutto è per tutto, così come non è stata la sfortuna di trovarsi accoppiate al primo turno per le due sorelle Pliskova; più precisamente è stata la mano di Barbora Strycova, che durante la cerimonia del sorteggio – da lei presieduta assieme a Katerina Siniakova – ha materialmente scelto il dischetto con il nome di Kristyna combinando il derby tra gemelle. Che non si affrontano dal 2013, unica sfida nel circuito WTA (vinse Kristyna) dopo otto incroci nei tornei minori. Ci sarà un altro derby ceco al capo opposto del tabellone, tra la seconda testa di serie Petra Kvitova e la wild card Tereza Smitkova. Per completare il quadro delle padrone di casa, Vondrousova esordirà contro la campionessa in carica Barthel, Siniakova contro Petkovic e Allertova dovrà attendere il nome di una qualificata.
Rimane fuori proprio Barbora Strycova che non deve essere troppo contenta di aver beccato la nostra Camila Giorgi, unica italiana in tabellone. Possibili rinforzi dal torneo cadetto Chiesa e Paolini, entrambe qualificate per il secondo turno (ce ne sono tre per accedere al main draw). Fuor di Repubblica Ceca il nome più spendibile è quello di Daria Kasatkina, che benissimo ha fatto sinora sul cemento e tanto meglio può fare sulla terra battuta rispetto alle sconfitte di Charleston (Goerges ai quarti) e Stoccarda (Rybarikova all’esordio, inaspettata). Occhio anche alle ‘tessitrici’ Gavrilova e Sasnovich, per quanto il gruppo delle ‘unseeded‘ sappia spesso diventare rilevante nei tornei International: già due campionesse senza testa di serie quest’anno (Van Uytvanck a Budapest e Schmiedlova a Bogotà) e da Istanbul ne arriverà una terza (Parmentier o Hercog).
WTA International RABAT (Marocco, terra battuta, $250,000)
Nessun derby casalingo in Marocco, ma un derby tra (giovanissime) wild card: la 17enne marocchina Diae El Jardi se la vedrà con la 18enne ucraina Katarina Zavatska. Dalle appena 35 primavere complessive di questa sfida alle 31 di Sara Errani, compiute proprio oggi: la romagnola esordirà contro la kazaka Diyas, che ha ben figurato a Stoccarda, e sarà l’unica italiana a difendere i colori azzurri in Marocco salvo buone nuove da Martina Trevisan, impegnata nel secondo turno di qualificazioni contro l’ostica Krejcikova.
Il seeding è guidato da Elise Mertens, che non fatichiamo a identificare come la favorita anche de facto. Già due titoli quest’anno, uno sulla terra di Lugano che segnala una maggiore attitudine rispetto a Dominica Cibulkova (tds n.2) e Petra Martic (tds n.3). In tabellone ci sarebbero due vere specialiste, unite dall’estro e da un difficile periodo di riabilitazione. Certo più complicato per Laura Siegemund che dopo la sconfitta agli ottavi di Stoccarda – dove difendeva il titolo – è precipitata alla posizione 226 del ranking; Timea Bacsinszky non ha ancora perso la top 50 ma dovrà cambiare marcia perché quest’anno non ha ancora vinto un incontro (quattro sconfitte, due set vinti) e il Roland Garros si avvicina, con i 780 punti della semifinale da difendere. In tabellone c’è anche la finalista di Istanbul, Pauline Parmentier, che a patto di ritrovare le energie potrebbe replicare le ‘cose turche’ che le abbiamo visto fare nella penisola anatolica. Non è in tabellone la campionessa in carica Pavlyuchenkova, che ha mancato di iscriversi a differenza di Francesca Schiavone, finalista in carica, che ha deciso a breve distanza dal torneo di cancellare il suo nome dalle liste.
A.S.
Tutte le entry list e i tabelloni del 2018 (ATP)
Tutte le entry list e i tabelloni del 2018 (WTA)