Dall’inizio dell’anno, periodicamente, spunta la solita notizia: Jelena Jankovic ha deciso di ritirarsi. Notizia che viene poi regolarmente smentita dallo staff della campionessa serba. Considerando però che la trentatreenne giocatrice di Belgrado è costantemente bersagliata dagli infortuni, non gioca dagli US Open e non vince un match dal luglio scorso, più passa il tempo e più sale la possibilità che la prossima volta la notizia sia fondata. A fare chiarezza sulla questione è stata la stessa ex n. 1 del mondo, attualmente sprofondata fino alla posizione numero 334 del ranking, che in un’ intervista al giornale serbo Kurir ha dichiarato come al momento non abbia ancora preso nessuna decisione definitiva, ma che non manca molto: “A breve deciderò se continuare o ritirarmi. Ci sono tante cose che mi interessano al di fuori del campo da tennis e credo che sarei in grado di gestire un business. Il tennis mi ha dato molti privilegi, tra i quali quello di permettermi di fare qualcosa che mi realizza e mi rende felice”.
Logico, in questo momento, riavvolgere il nastro della memoria e ripensare alla propria carriera. “Ci sono stati alti e bassi, vittorie e sconfitte, momenti belli e meno belli… Analizzando il tutto, ritengo di aver avuto una carriera di successo. Ho realizzato il sogno di ogni sportivo, sono stata una campionessa a livello mondiale, la prima tennista del mondo, per anni al vertice, ma ho anche avuto un percorso irto di difficoltà per arrivare lassù”. Logico anche chiederle se, a posteriori, farebbe scelte diverse.“Farei tante cose in modo diverso. Forse non sono stata sufficientemente attenta al recupero dell’organismo e spesso sono tornata troppo presto in campo. Pensavo di poter riuscire a fare tutto, non ho fatto attenzione ai segnali del mio corpo”.
Un altro piccolo rimpianto di “JJ” è quello di non essersi goduta fino in fondo il momento più alto della carriera: il raggiungimento della prima posizione della classifica mondiale. “Riuscirci ha significato realizzare il mio sogno. In quel momento ero molto orgogliosa di me stessa, del mio team e della mia famiglia, ma a causa del calendario così denso di appuntamenti non mi sono resa conto fino in fondo di quanto grande fosse quello che avevo fatto. Tutti attorno a me erano euforici per quel risultato, mentre io pensavo a come rimanere al vertice e dare il meglio di me”.