[PODCAST] Alla Conquista della Terra Ep 16 – Da perdente a fortunato a vincitore
da Parigi, il nostro inviato Ilvio Vidovich
LA PIOGGIA FERMA RAFA (O BOLE?) – Due set a zero per Nadal, ma 3-0 a favore di Bolelli nel terzo quando dopo un’ora e 45 minuti di gioco il n. 1 del mondo di fatto impone la sospensione del match al giudice arbitro, che scende dal seggiolone a controllare quando lo spagnolo già sta riponendo racchetta e asciugamano nel borsone. Andamento del match sicuramente sorprendente quello di oggi, soprattutto ricordando che nei due precedenti sulla terra il maiorchino aveva sempre lasciato le briciole all’azzurro. Ma oggi il bolognese aveva deciso di imitare molto bene la tattica di Thiem a Madrid: tirare tutto quello che era possibile tirare e vedere come va a finire. Chiaro che psicologicamente per lui la situazione era ideale da questo punto di vista: giochi da lucky loser contro il più forte al mondo su questa superficie e non hai nulla da perdere. Però devi avere il braccio per potertelo permettere, e sicuramente non è il braccio che è mai mancato al 32enne bolognese. È finita – per il momento – che ne è venuta fuori una bella partita, con Bolelli che ha messo più volte in difficoltà Nadal, costretto ad un certo punto ad alzare i giri del motore, probabilmente di più di quello che avrebbe voluto per un match di primo turno. Li ha dovuti alzare prima sul 4-4 pari del primo set, portando a casa un game di servizio lottato (con “Vamos” d’ordinanza) e a seguire con il break che gli è valso il primo parziale. E soprattutto a metà del secondo, quando sotto di un break (1-3) ha infilato 5 giochi consecutivi che gli sono valsi la conquista del secondo parziale. Ma chissà come sarebbe andata se la risposta lungolinea di rovescio di Bolelli (che ha fatto veramente tanto male oggi da quel lato in risposta al dieci volte campione degli Open di Francia), che l’avrebbe portato sul 4-1, non fosse uscita di un niente. Sembrava fosse stata anche la pioggia, iniziata a cadere sul 3-2 per l’azzurro, a spegnere gli ardori del bolognese, che aveva iniziato a sbagliare qualche colpo di troppo. Invece l’inizio del terzo sottolineava una volta di più la nota idiosincrasia di Rafa per i campi pesanti, mentre invece Simone tornava a picchiare come se niente fosse. Break a suo favore nel secondo gioco, difeso bene subito dopo. E poi la sospensione, di cui abbiamo detto, con rinvio a domani, sempre sullo Chatrier, dopo il primo match della giornata tra Cilic e Duckworth.
NOLE QUANTO BASTA – A giudicare da quanto si è visto oggi sullo Chatrier, si potrebbe dire che Novak Djokovic abbia deciso di seguire la storica regola che per arrivare in fondo ad uno Slam bisogna salire man mano di livello durante il torneo. È bastata infatti una versione appena sufficiente del campione serbo per regolare il tre set, senza grosse difficoltà, il brasiliano Dutra Silva (“Ho giocato ad un livello che mi è bastato per vincere, ma speravo di fare meglio” ha ammesso al termine del match). Il gioco da fondo del 34enne di San Paolo non aveva la necessaria consistenza per complicare più del dovuto la vita all’ex n. 1 del mondo: giusto un break da recuperare all’inizio dei primi due set ed un controbreak subito sul 4-3, che ha dato un piccolo brivido ai sostenitori di Nole prima del break decisivo nel game successivo. C’è però da sottolineare come, in più di un occasione, quando il livello degli scambi è salito di livello il n. 134 del mondo non abbia sfigurato (“Ha avuto il giusto approccio al match, sapevo che era un lottatore” dirà il 12 volte campione Slam in conferenza stampa, riconoscendo i meriti dell’avversario), evidenziando ancora una volta come Djokovic debba ritrovare l’antica capacità di asfissiare gli avversari man mano che lo scambio si allunga. Ed anche un altro marchio di fabbrica del tennista belgradese, la risposta al servizio, è ancora lontana dall’essere l’arma che è stata, dato che spesso gli usciva corta dalle corde. Soprattutto dal suo lato preferito, quello del rovescio. L’andatura ciondolante del 31enne serbo in più di un’occasione dopo un punto perso, fa capire che Novak è pienamente consapevole che c’è ancora tanto lavoro da fare (“Ripartire dopo un’operazione a febbraio, a stagione appena iniziata e dopo che ero stato fermo per mesi, è stato complicato. Ma non ho rimpianti, era l’unica soluzione possibile a quel punto. È andata così e lo accetto”). Dall’altro lato ci sono stati anche dei segnali positivi. Una condizione fisica che è apparsa sicuramente buona (non brillantissima, ma è giusto così se uno deve arrivare al top tra una settimana) ed un ritrovato buonumore in campo. Quest’ultimo testimoniato da un paio di gag da Nole dei bei tempi: una nel secondo set con i raccattapalle che non si erano coordinati per dargli le palline e l’altra a metà del terzo, quando si è rifugiato in fondo al campo dopo aver concesso uno smash facile al suo avversario. E se è vero quello che molti sostengono, ovvero che Djokovic per ritrovarsi debba soprattutto ritrovare serenità e forza mentale, allora sembra che la strada sia quella giusta.
LA GIORNATA DEI RIBELLI E DEGLI ARTISTI – Il primo turno del Roland Garros 2018 sorride a Benoit Paire e a Ernests Gulbis, bravi a mantenere la calma nelle rispettive vittorie in quattro set contro Carballes Baena e Gilles Muller. In particolare, ha sorpreso la tenuta mentale del fumantino Benoit, impegnato per quasi tre ore in una dura lotta dallo specialista canario, sempre un discreto osso sulla polvere di mattone. Più agile il compito del divo lettone, visto che il battitore lussemburghese, non certo protagonista di una stagione da sogno, sul rosso perde buona parte dei suoi poteri. Sia per Ernests che per Benoit si tratta della prima vittoria Slam dell’anno. Bene anche Tsitispas: l’impressionista greco, deciso a saltare più tappe possibili nel percorso di crescita, ha avuto ragione, anch’egli in quattro, di un ottimo prospetto iberico, quel Carlos Taberner da cui molti addetti ai lavori attendono il salto imminente. Stefanos darà vita al secondo turno più ghiotto in assoluto nel confronto con Dominic Thiem: bravo Dominatora non sprecare il consueto bilico di energie nella passeggiata con Ilya Ivashka, chiusa in un’ora e quaranta cedendo appena sette game. Buona giornata per i ribelli, dicevamo, ma non proprio per tutti: altra sconfitta per Bernard Tomic, incapace di vincere una partita nel tabellone principale di un major dal gennaio 2017, secondo turno dell’Open d’Australia contro Estrella Burgos. Stavolta è stato Marco Trungelliti ad approfittare dell’ennesimo passaggio a vuoto di A-Tomic, il quale continua comunque a dare l’impressione di non dannarsi troppo per le proprie disgrazie.
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AHI FERRU – Brutte notizie per David Ferrer, eliminato nel derby dal giovanotto connazionale Jaume Munar, quest’ultimo finalmente in crescita dopo lunga attesa e capace di ribaltare con un’ostinazione degna del famoso rivale il doppio 3-6 subito nei primi due set. Per Ferru sono tempi grami: quella patita oggi è la prima sconfitta in carriera al primo turno del Roland Garros dopo quindici successi consecutivi all’esordio parigino. Passa invece Borna Coric, autore di un match notevolissimo contro Philipp Kohlschreiber nonostante un piccolo passaggio a vuoto nel secondo set. La svolta imposta da Riccardo Piatti al gioco del croato sembra cristallizzata nel numero complessivo dei vincenti, 40, certo inusuale per un tennista spesso accusato di eccessivo difensivismo. C’è da dire che anche l’83% di punti lucrati con la prima di servizio ha avuto il giusto peso…
ha collaborato Emmanuel Marian
Risultati:
[Q] E. Gulbis b. [29] G. Muller 2-6 6-4 6-4 6-3
[LL] M. Trungelliti b. [Q] B. Tomic 6-4 5-7 6-4 6-4
D. Lajovic b. J. Vesely 6-3 6-1 6-3
B. Paire b. R. Carballes Baena 6-3 6-7(3) 7-6(9) 6-1
C. Norrie b. P. Gojowczyk 6-1 2-0 rit.
K. Khachanov b. [PR] A. Haider-Maurer 7-6 6-3 6-3
M. Cecchinato b. M. Copil 2-6 6-7(4) 7-5 6-2 10-8
G. Garcia-Lopez b. [23] S. Wawrinka 6-2 3-6 4-6 7-6(5) 6-3
S. Tsitsipas b. [Q] C. Taberner 7-5 6-7(5) 6-4 6-3
[20] N. Djokovic b. [Q] R. Dutra Silva 6-3 6-4 6-4
[Q] S. Giraldo b. M. Baghdatis 3-6 3-4 rit.
[7] D. Thiem b. [Q] I. Ivashka 6-2 6-4 6-1
[13] R. Bautista Agut b. D. Istomin 6-2 6-7(3) 1-6 6-4 6-4
B. Coric b. [22] P. Kohslchreiber 6-3 3-6 6-3 6-4
[Q] A. Pavlasek b. M. Basic 6-7(4) 7-5 6-2 6-2
[31] A. Ramos-Vinolas b. M. Kukushkin 7-6(0) 6-4 6-1
[Q] C. Ruud b. J. Thompson 6-1 6-4 2-6 4-6 6-3
G. Simon b. N. Basilashvili 6-4 6-0 6-7(4) 6-4
[12] S. Querrey b. F. Tiafoe 6-1 6-2 7-6(6)
[11] D. Schwartzman b. [WC] C. Hemery 6-1 6-3 6-1
[Q] J. Munar b. D. Ferrer 3-6 3-6 7-6(3) 7-6(4) 7-5
M. Jaziri b. M. Youzhny 2-6 6-2 6-2 3-6 6-2
[27] R. Gasquet b. A. Seppi 6-0 6-2 6-2
[1] R. Nadal vs [LL] S. Bolelli 6-4 6-3 0-3 sospesa
J. Sousa vs D. Pella 2-6 3-6 3-2 sospesa
[9] J. Isner vs [WC] N. Rubin 6-3 7-6(7) sospesa
H. Zeballos vs Y. Sugita 6-4 6-6 sospesa
M. Ebden vs T. Fabbiano 4-6 7-5 2-6 6-3 sospesa