Abbiamo avvicinato Elias Ymer, avversario odierno di Fabio Fognini, poco dopo il match perso nettamente in tre set. L’allievo di Robin Soderling (che lo segue solo dodici settimane l’anno), giustiziere di Nadal e Federer su questi campi (purtroppo per lui in due anni diversi) riconosce i meriti dell’azzurro: “È uno dei migliori al mondo su questa superficie, ho visto come ha battuto Thiem e come ha impensierito Nadal a Roma. Ho avuto le mie chances alla fine del primo e all’inizio del secondo set, ma devo riconoscere che lui ha giocato molto bene i punti importanti“.
Trai due c’era stato qualche screzio durante il match giocato a Stoccolma in ottobre, quando Ymer ebbe anche un match point prima di arrendersi in volata al nostro numero uno. L’atteggiamento dello svedese, che lanciava urlacci ad ogni errore di Fognini, aveva indispettito il nostro che anche oggi in un’occasione si è rivolto all’arbitro per lamentarsi del suo avversario. “Oggi non c’è stato alcun problema con Fabio. A Stoccolma fu un match molto duro, con tanti capovolgimenti di fronte, ma cose che succedono”.
Finalista da Junior all’Orange Bowl nel 2012 – perse da Laszo Djere – Ymer è originario dell’Etiopia. “Ad Addis Abeba ci sono i miei nonni, ci sono stato lo scorso anno ed è stato fantastico. Ci sono tanti etiopi che mi seguono e che fanno il tifo per me. Mi hanno detto che non vogliono più essere famosi nel mondo solo per il mezzofondo, ma anche per il tennis. Vogliono giocare anche a tennis!”.