Kyle Edmund, uno scatto alla Bolt per star dietro a Fognini
Quale sarà la chiave del match tra Kyle Edmund (n. 17 ATP) e Fabio Fognini (n. 18)? Lo spiega Mats Wilander nei suoi commenti su Eurosport. Tra i due non ci sono precedenti ma Fognini ha dalla sua parte l’esperienza e un savoir faire che potrebbe mettere in seria difficoltà il britannico. “Sarei davvero sorpreso se Fognini non vincesse perché sta giocando veramente bene. Sembra stia facendo grandi sforzi per tirar fuori dalle sue corde tutto il suo potenziale. Non solo per quanto riguarda il modo di colpire la palla ma anche per quanto riguarda i suoi risultati e le sue ultime vittorie. L’ho visto battere Thiem a Roma. Quando gioca in quel modo, stiamo parlando di qualcuno che è molto vicino alla top 10, soprattutto sulla terra. Fognini è probabilmente un po’ troppo “artista” per Edmund sulla terra”.
Il pubblico italiano potrebbero avere un ruolo nel match di Fognini? “Sì, a lui piace. E il pubblico lo ama. La sua fama parla per lui, tutti desiderano che faccia bene, viene seguito e la gente va a vederlo. C’è qualcosa in Fognini che piace molto alla gente, il suo gioco piacevole e vivace. Inoltre si muove bene e lavora duramente. In un campo piccolo, Fognini diventa un avversario da incubo per gli altri giocatori“. Entrambi i giocatori stanno vivendo un periodo estremamente positivo. Ricordiamo che Edmund, classe 1995, ha fatto un bel salto di qualità all’inizio del 2018 raggiungendo la sua prima semifinale Slam in Australia, persa con Marin Cilic. Si è inoltre issato in finale al torneo di Marrakech, battuto da Andujar e ai quarti a Madrid.