Dal nostro inviato a Parigi
Un’affascinante alba su una piazza italiana semideserta, solo un edicolante che mette fuori i giornali e i primi passanti. Un signore seduto al bar si gode un caffè. Lo sguardo intenso e sereno di uno che la sa lunga. E non potrebbe essere altrimenti se risponde al nome di Andre Agassi. Di colpo la soave musica classica prende un’impennata clamorosa, poi riprende la rilassatezza della piazza ancora addormentata, mentre partono le immagini del campione americano. Lui da bambino, su un campo da tennis naturalmente. Poi di nuovo le tonalità più elevate mentre vediamo il ragazzo coi lunghi capelli biondi che gli valsero il soprannome di kid di Las Vegas, mentre spara un dritto al Roland Garros e mentre solleva il trofeo di Wimbledon (anno di grazia 1992, quando sconfisse al quinto set Goran Ivanisevic). Andre saluta alzando la tazzina una donna, quasi rivelandosi ma come suggerendo: “Non è una magnifica giornata?”. Lo è eccome, se incontri Agassi nella più totale pace, potendo apprezzare “Un gusto da leggenda”, come suggerisce il messaggio bianco su sfondo nero, di sicuro non molto subliminale… Lavazza si presenta così come sponsor ufficiale del Roland Garros con uno dei suoi testimonial più rappresentativi, che dopo la parentesi come coach di Novak Djokovic è riapparso a Parigi sul suggestivo campo allestito esattamente al di sotto della Tour Eiffel, dove insieme alla moglie Steffi Graf ha premiato i vincitori del torneo giovanile che ha inevitabilmente attirato – visto lo scenario – moltissimi visitatori.