A forza di tirarla, la corda si spezza. Una lezione che Matteo Viola ha imparato nella terza edizione degli Internazionali Città di Padova: la prima testa di serie aveva già rischiato nei primi due turni, mostrando una condizione non eccellente che gli è costata cara nei quarti di finale. A prendersi il primo grande scalpo del Futures da 15mila dollari di montepremi del Tennis Club Padova ci ha pensato Giovanni Fonio, 20enne novarese numero 644 ATP, che grazie a un tennis esplosivo, sempre alla ricerca del punto col diritto come con uno splendido rovescio a una mano, sta vivendo il miglior periodo della sua giovane carriera, sublimato dal successo per 7-6 6-2. Eppure il match di giovedì di Viola era iniziato bene: grazie a due break di fila ha allungato subito sul 4-1 e servizio, e sembrava in totale controllo, ma poi sono emerse le stesse difficoltà dei giorni scorsi. Il 30enne mestrino, da poco diventato papà di una bambina, ha servito invano sul 5-4, poi di nuovo sul 6-5, così Fonio è riuscito a trascinarlo al tie-break e il set l’ha vinto lui, prendendosi i giusti rischi e chiudendo con un netto 7-2. Da lì in poi non c’è più stata partita: Viola ha subìto un netto calo, mentre il piemontese ha continuato a picchiare ed è scappato in un baleno sul 4-0, mettendo in cassaforte l’approdo fra gli ultimi quattro. “Non ho iniziato nel migliore dei modi perché il suo gioco mi metteva in difficoltà – ha detto -, poi però sono entrato nel match, ho vinto un set deciso da pochi punti e nel secondo, approfittando del suo calo, ho portato a casa la partita. Per me è un periodo positivo: sto giocando bene, cercando di essere sempre molto aggressivo. Battere un avversario come Viola, che gioca principalmente a livello Challenger, è un bel segnale: il mio tennis funziona molto bene, e sono fiducioso anche per il prosieguo del torneo”.
Per quattro anni Fonio si è allenato al Centro Tecnico Federale di Tirrenia, mentre da qualche tempo è tornato al Club Piazzano (Novara), sotto la guida di Matteo Sacchi. Ma è sempre nell’orbita della FIT, tanto che in Veneto è accompagnato dall’ex davisman Giorgio Galimberti. A Padova si è regalato la terza semifinale negli ultimi cinque tornei (e quarta in carriera), dopo quelle raggiunte fra aprile e maggio a Santa Margherita di Pula e Casale Monferrato senza però essere mai riuscito a fare un passo in più. “Spero possa essere la volta buona, anche se mi attende un avversario di grandissima esperienza, e dal tennis molto solido”. Il riferimento è alla sesta testa di serie Riccardo Bellotti, già campione a Padova due anni fa e approdato in semifinale dopo un convincente successo per 6-4 6-2 su Fabrizio Ornago. Match dopo match il tennista italo-austriaco sta trovando un tennis sempre più competitivo, e grazie a una pesantezza di palla senza pari nel torneo sembra diventato il principale indiziato per il successo finale. “Da fondo campo – chiude Fonio – è molto difficile fargli il punto, quindi dovrò cercare di essere il più aggressivo possibile”. Ancora da definire, invece, i semifinalisti della parte bassa del tabellone fermati a causa del forte acquazzone arrivato a Padova nel pomeriggio, che ha interrotto gli incontri. Il derby francese fra Grenier e Guinard è stato sospeso sul punteggio di 5-3 in favore del primo, mentre il duello fra qualificati fra lo svizzero Nikles e il vicentino Ferrari vede il primo avanti per 6-2 3-0. L’ingresso al torneo sarà sempre gratuito, più informazioni su www.internazionalicittadipadova.com.
Ufficio Stampa Internazionali Città di Padova