Ci volevano gli Internazionali Città di Padova per rilanciare Riccardo Bellotti. Rientrato nel circuito a fine marzo dopo uno stop di sei mesi per un’operazione alla mano destra (dovuta alla rottura di un tendine), il 26enne italo-austriaco aveva raccolto cinque eliminazioni di fila all’esordio, ma non appena ha messo piede al Tennis Club Padova è cambiato tutto. Sono riaffiorate le memorie felici del titolo nella prima edizione del 2016, il tennis di “Rico” è andato in costante crescita, e a portare il tricolore nella finale di sabato ci ha pensato lui, grazie a quattro successi di fila. L’ultimo se l’è preso nel terzo derby della sua settimana, spuntandola per 6-4 4-6 6-3 contro il piemontese Giovanni Fonio. “Sono molto contento – racconta Bellotti, sceso al numero 550 ATP -, perché erano mesi che non vincevo qualche partita. Purtroppo per una banale scivolata sono stato costretto a operarmi e ricominciare da capo in un momento positivo della mia carriera. Riprendere non è stato facile, pensavo di poter far subito bene, invece ho perso cinque partite di fila. Adesso sono tre settimane che finalmente gioco senza dolore, e piano piano sto recuperando un buon livello”. Dopo aver dato una sbirciata in tv al suo grande amico e compagno d’allenamenti Dominic Thiem – impegnato contro Marco Cecchinato nella semifinale (vinta) del Roland Garros – nel match contro Fonio l’azzurro sembrava non averne più nel terzo set, quando il rivale è arrivato a due punti dal salire sul 4-1 e servizio. Il 20enne piemontese avrebbe potuto mettere una serie ipoteca sulla partita, invece quel game l’ha vinto Bellotti ed è diventato il primo della serie di cinque che gli ha permesso di ribaltare il set, e regalarsi un posto in finale.
“A volte – continua Bellotti – il mio atteggiamento non sembra dei migliori, ma non mollerei una partita per niente al mondo. Faccio ancora un po’ di fatica a tenere la stessa intensità di gioco per un match intero, e dopo qualche scambio vado in difficoltà, anche se rispetto ai primi turni sono già migliorato molto. La carenza di abitudine a certi ritmi si nota: mi sto facendo trattare dal fisioterapista ogni giorno, e dopo quattro match la stanchezza si fa sentire. Ma sono pronto per la finale”. Sabato Riccardo si giocherà il titolo contro lo svizzero Johan Nikles, autentica sorpresa del Futures da 15mila dollari di montepremi del Tennis Club Padova. Partito dalle qualificazioni, il 21enne di Ginevra ha già vinto addirittura sette incontri, conquistando un posto in finale grazie al successo per 6-4 4-6 6-2 sulla seconda testa di serie Hugo Grenier. Era favorito il francese, ma grazie a un tennis poco appariscente ma al tempo stesso estremamente solido e regolare, Nikles è riuscito a mandarlo fuori giri, dominando il set decisivo e aggiungendo un’altra pagina felice alla storia della sua settimana. La differenza di palmarès fra i due finalisti è impressionante: per Nikles sarà la seconda finale in carriera a livello Futures, per Bellotti addirittura la trentottesima, 28 delle quali chiuse con un successo. Numeri che – uniti al precedente di due anni fa: 6-1 6-2 per l’italo-austriaco – parlano fin troppo chiaro. Ma Nikles ha già sovvertito i pronostici un sacco di volte questa settimana, quindi guai a darlo per spacciato. La finale è in programma sabato alle 16.00, con ingresso gratuito. Già assegnato, nel frattempo, il titolo del doppio, vinto dalla coppia ungherese Borsos/Nagy, passati per 6-2 6-7 10/7 in finale sui rumeni Antonescu/Apostol. Più informazioni su www.internazionalicittadipadova.com.
Ufficio Stampa Internazionali Città di Padova