Non si ferma l’ATP, non si ferma la WTA. Anche il circuito femminile assaggia subito l’erba con due tornei di categoria International: quello di ‘s-Hertogenbosch, combined, e quello di Nottingham. Otto le top-25 presenti, quattro per torneo, a configurare due tabelloni di buon livello. Per attitudine alla superficie delle contendenti si lascia preferire il torneo inglese che ha riservato una testa di serie (l’ottava e ultima) anche alla nostra Camila Giorgi. A guidare i due seeding ci sono Ashleigh Barty e Coco Vandeweghe.
WTA International Nottingham (Nature Valley Open, $250,000, erba)
Camila Giorgi non perde l’abitudine. Dal 2012, anno in cui raggiunse gli ottavi di finale ai Championships, la giocatrice nata a Macerata sceglie di prepararsi a Wimbledon disputando almeno uno dei tornei minori in terra inglese. Proprio sei anni fa l’unica partecipazione al torneo di Nottingham, quando però i campi in erba della contea del Nottinghamshire valevano ancora il più modesto palcoscenico di un ITF da 50000 dollari; dal 2015 il torneo è tornato a far parte del circuito maggiore – era già accaduto nel biennio 1972-73 – e Camila quest’anno l’ha preferito a quello di ‘s-Hertogenbosch disputato nel 2017. Dopo aver disputato un ottimo Roland Garros – è stata vicinissima a sconfiggere la runner-up Sloane Stephens – Giorgi esordirà oggi contro la slovena Jakupovic. Ai quarti di finale possibile incrocio con la finalista in carica Johanna Konta.
Non si può certo dire che le altre teste di serie abbiano scarsa dimestichezza con la superficie. Barty e Rybarikova giocano splendidamente sul verde: l’australiana fu campionessa dell’ITF di Nottingham a cui partecipò anche Giorgi nel 2012 e ha raggiunto la finale a Birmingham lo scorso anno, torneo vinto da Rybarikova nel 2009. Donna Vekic (n.6) è campionessa in carica, Zarina Diyas sul veloce è cliente assai insidioso, e Naomi Osaka? Vanta anche lei una finale in un torneo ITF e lo scorso anno ha battuto Strycova a Wimbledon; per certo con quelle capacità balistiche se trova il timing per colpire nessuno dovrebbe volerla incontrare, sebbene l’esordio con Vickery non sia semplicissimo.
WTA International ‘s-Hertogenbosch (Libéma Open, $250,000, erba)
Coco Vandeweghe, colei che tutto distrugge. La statunitense può giocare bene eccome su erba, con quelle legnate piatte che è capace di scagliare sul campo, e ha vinto questo torneo due volte (2014 e 2016). La sua rivale più accreditata sembra poter essere Anett Kontaveit, che proprio qui in Olanda ha vinto dodici mesi fa il suo primo torneo in carriera e ha chiuso il 2017 con un buon bilancio (7-1) sull’erba. Tante le incognite che pendono sulle altre teste di serie, tutte in vario grado più adatte alle altre superfici (soprattutto Bertens e Mertens, ottime sul rosso). Occhio invece al Belgio: Alison Van Uytvanck ma soprattutto Kirsten Flipkens, capace di raggiungere due semifinali e una finale qui ‘s-Hertogenbosch. Non stupirebbe vederla arrivare ancora in fondo.