Lo scorso 25 febbraio, Matteo Berrettini emozionava Bergamo vincendo la tredicesima edizione del Trofeo Perrel-Faip, il ricco ATP Challenger che rappresenta un fiore all’occhiello della città. 111 giorni dopo, qualche chilometro più in là, si giocherà la finale del Trofeo Azimut (15.000$, terra battuta), in corso sui campi del Tennis Club Città dei Mille. Potrebbe trovare posto Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo. Se il moro Matteo è ormai stabilmente tra i top-100 ATP, il biondo Jacopo sembra pronto a costruirsi un percorso interessante. Un paio di settimane fa, mentre il fratello se la giocava a Parigi con Dominic Thiem, conquistava il suo primo titolo Futures a Reggio Emilia. Ammesso al Trofeo Azimut con una wild card, Jacopo è in semifinale grazie alla convincente vittoria contro Gregorio Lulli, “favola” dei primi giorni del torneo. Berrettini non ha avuto problemi e ha chiuso con un rapido 6-2 6-2, maturato in appena 70 minuti. Il suo percorso bergamasco prosegue alla grande, visto che non ha perso un set in tutta la settimana (ha lasciato per strada soltanto 14 game).
Ragazzo cortese e gioviale, pur essendo di due anni più giovane di Matteo, è stato il primo ad appassionarsi al tennis in famiglia. Quando aveva 12 anni si è spostato presso il Circolo Canottieri Aniene, dove si allena ancora oggi sono la guida di Vincenzo Santopadre e Stefano Cobolli. “Matteo è un grande esempio per me– racconta Berrettini jr. – anche se siamo diversi sia come carattere che come tipo di gioco. Il suo tennis è basato sul servizio e sul dritto, mentre io ho soprattutto altre armi”. Settimana dopo settimana, si sta costruendo un tennis robusto che gli servirà già venerdì, nella semifinale contro il mancino Nik Razborsek: il 24enne sloveno ha impedito all’Italia di avere tre rappresentanti in semifinale. Nell’ultimo match di giornata, ha superato Giovanni Fonio col punteggio di 7-6 6-2. Perso un lottatissimo primo set, il piemontese si è un po’ disunito e ha lasciato strada a Razborsek. Nella parte bassa del tabellone, i semifinalisti sono Riccardo Bellotti (autore di un facile successo su Alessandro Petrone) e il tedesco Marvin Netuschil, emerso da un durissimo derby contro Peter Heller. Proveniente dalle qualificazioni, il (quasi) 27enne tedesco è stato n.306 ATP soltanto un anno fa. Insomma, può essere molto competitivo a questi livelli. Il tabellone di doppio è un festival azzurro. Dopo le semifinali del singolare (il programma scatta alle 14), non prima delle 18.30 si giocherà una finale tutta italiana: Della Valle-Rondoni da una parte, Frigerio-Stefanini dall’altra. La finale è prevista sabato pomeriggio, con l’ingresso che resterà gratuito fino alla fine.
Ufficio Stampa Trofeo Azimut