da Londra, i nostri inviati
SEPPI, DEBUTTO SUL VELLUTO – Comincia nella modo migliore il torneo di Wimbledon per Andreas Seppi. “Ho cominciato bene il match, è stato importante partire deciso, aggressivo; e soprattutto con un giocatore che magari non ha tanta esperienza negli Slam, è fondamentale mostrare che sei tu ad imporre fin da subito il tuo gioco e infatti sono riuscito a fargli subito il break“. L’altoatesino, n. 50 del ranking, liquida in 1 ora e 23 minuti il qualificato australiano John Patrick Smith, 29 anni e n. 211 ATP per 6-2 6-4 6-1. Andreas ha vinto il 91 % dei punti con la prima di servizio e ha messo a segno 34 vincenti a fronte dei soli 11 winners dell’avversario. Smith commette invece ben 28 gratuiti mentre Seppi soltanto 12. Ora, come l’anno scorso, per Andreas ci sarà Kevin Anderson: “È un grande servitore, non sarà facile, anche perché osa moltissimo sia con la prima che con la seconda palla”. Wimbledon è meglio con il tipico clima british o con il caldo? “Quando fa un po’ più caldo è meglio” afferma Andreas, “se è più umido o i campi sono bagnati, c’è il rischio di scivolare e infortunarsi. Per quanto mi riguarda ora sto bene, con l’anca va tutto bene; ho solo un leggero fastidio al ginocchio e spero che passi presto“.
BUON INIZIO ANCHE PER FABBIANO – Buona la prima anche per Thomas Fabbiano. Il pugliese supera il n. 85 del ranking Yuki Bhambri con lo score di 2-6 6-3 6-3 6-2. Nel quarto set, in vantaggio 5-0, Thomas spreca due matchpoint e l’avversario mette a segno ancora due game. Alla fine però è l’azzurro a chiudere. Bhambri realizza il doppio dei vincenti ma commette però tantissimi gratuiti, ben 61, a fronte dei 20 di Fabbiano. Ora per Thomas ci sarà il tre volte campione slam Stan Wawrinka, vittorioso in quattro set su Grigor Dimitrov. “Wawrinka? Ci penserò stasera o domani, ora voglio godermi questa vittoria. Sono felice, ho realizzato una vittoria anche a Wimbledon, dopo Parigi e lo US Open. È stata una performance convincente, sono stato ordinato e determinato; nel primo set ho avuto una normale tensione poi ho cominciato a trovare il mio tennis e sono entrato nel mio tunnel favorevole. Penso che l’erba sia ottima per il mio gioco, ha un rimbalzo la cui altezza mi è congeniale, i rimbalzi bassi mi aiutano molto“.
PECCATO PER TRAVAGLIA – Stefano esce subito, sconfitto dall’australiano John Millman in quattro set. L’azzurro, in un campo 6 pieno di italiani e “aussie” a fare a gara di tifo, è rimasto bene in partita, rimontando ripetutamente l’avversario, e cedendo solo alla fine senza però mai rinunciare a lottare. Bel primo set, combattuto, in cui “Steto” ha recuperato un break, ha annullato set-point, e ha vinto il tie-break esibendo una buonissima propensione a questi campi. Travaglia è qui a Wimbledon da solo, accompagnato dalla fidanzata, dopo aver interrotto la collaborazione con il team dell’accademia di Foligno. “Ora parlerò con mio padre e la mia famiglia, e deciderò dove andare ad allenarmi“. Ottimo servizio, dritto ficcante, variazioni intelligenti con il rovescio però non sono bastati davanti alla solidità di Millman, ben centrato con tutti i colpi, che è arrivato proprio questa settimana al best ranking di numero 56 ATP, mentre Travaglia non è mai entrato nei top-100. Nel secondo set John brekka subito e controlla senza problemi fino al 6-3, nel terzo va ancora avanti 4-1, ma è bravo Stefano a rientrare e pareggiare. Inizia a scendere la percentuale di Travaglia al servizio, “il vento era trasversale, mi dava fastidio, lui lo ha gestito meglio, ha messo sempre la prima nei momenti in cui potevo recuperare“. Sul 6-5, probabilmente gira l’intero match, con un break subito da Travaglia nel momento peggiore. 7-5 e due set a uno per John, che prende fiducia e chiude 6-2 il quarto parziale e la partita. Il punteggio appare più severo rispetto a quanto visto in campo, sono stati pochi i punti che hanno condannato l’azzurro, ma il risultato è stato meritato per Millman. “Giocherò il meno possibile sulla terra, poi andrò sul cemento in America, farò le qualificazioni a Toronto, Cincinnati e US Open. Sono migliorato a livello mentale, in campo gestisco meglio certe situazioni“. Forza Stefano, comunque devi continuare a provarci.
LORENZI A TRAZIONE ANTERIORE – Bella affermazione per Paolo Lorenzi nel suo incontro di primo turno a Wimbledon, che gli fa ritrovare la vittoria che a livello di circuito maggiore mancava da maggio (ATP 250 di Instanbul) e che al di fuori della terra battuta non arrivava addirittura da prima dell’Australian Open in gennaio. Ancor più bella perché arrivata contro un avversario, Laslo Djere, che lo aveva sempre sconfitto nei tre precedenti scontri diretti. Lorenzi è stato solidissimo alla battuta, che ha tenuto senza concedere palle break per i primi due set e mezzo, vincendo d’autorità il tie-break del primo set e smarrendosi in quello del secondo. Una volta rotto l’equilibrio, il senese è sempre stato avanti nel punteggio ed ha tenuto a debita distanza l’avversario adattando il proprio tennis all’erba con ben 72 discese a rete nel corso del match, con le quali ha raccolto due punti su tre. “Ho giocato una buona partita dal punto di vista mentale perché sono riuscito a far bene quello che potevo fare – ha detto Paolo Lorenzi dopo la vittoria – è da poco che il piede non mi fa più male, anche se non ho iniziato a correre in allenamento. Sono contento di come ho fatto il servizio e volée, che mi ha permesso di accorciare gli scambi e di tenere il controllo del gioco“. Al prossimo turno Lorenzi dovrà affrontare Gael Monfils, vincitore del connazionale Gasquet al primo turno e contro cui ha sempre perso, curiosamente come aveva sempre perso contro Djere.
I risultati degli italiani:
A. Seppi b. [Q] J.P. Smith 6-2 6-4 6-1 (prossimo avversario Anderson)
J. Millman b. [Q] S. Travaglia 6-7(6) 6-3 7-5 6-2
[Q] T. Fabbiano b. Y. Bhambri 2-6 6-3 6-3 6-2 (prossimo avversario Wawrinka)
P. Lorenzi b. L. Djere 7-6(1) 6-7(3) 6-2 6-4 (prossimo avversario Monfils)
C. Giorgi b. [21] A. Sevastova 6-1 2-6 6-4 (prossima avversaria Brengle)